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Messina, adeguare gli organici in vista del ponte: la richiesta di tutti i capi degli uffici giudiziari

Il ponte sullo Stretto che finisce per diventare l’argomento principale anche sui tavoli della giustizia. Un tema legato alle gravi carenze degli organici della magistratura, che viste in prospettiva della grande infrastruttura rischiano di provocare una vera e propria paralisi della giurisdizione a Messina.
Sia sul fronte dei contenziosi civili e amministrativi che inevitabilmente nasceranno, sia su quello delle attività di controllo per contrastare i tentativi di infiltrazioni mafiose, ma anche sul fronte dell’ambiente e degli infortuni sul lavoro.
È stato questo il tema centrale praticamente di tutti gli interventi di ieri mattina nell’aula magna del Palazzo di giustizia, che ha ospitato l’incontro tra una delegazione guidata dal vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Fabio Pinelli, insieme ai consiglieri Felice Giuffré e Rosanna Natoli, i magistrati e gli avvocati di Messina e Barcellona.

Il vice presidente Pinelli dal canto suo al termine delle due ore e passa di confronto ha risposto così alle nostre domande.

Mi pare che è venuto fuori un tema forte, che è quello del ponte sullo Stretto in relazione ai vuoti di organico dei magistrati, voi come Csm cosa potete fare su questo tema centrale?

«Gli organici della magistratura, e in particolare la pianta organica della magistratura, è di competenza ministeriale. Questo ministero si sta attivando per cercare di far sì che le carenze di organico vengano colmate nel tempo più rapido possibile. Dopodiché auspico che magistratura e politica possano anche poter condividere un percorso di confronto sulla attualizzazione delle piante organiche a seconda della necessità dei singoli territori».

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