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Capo d'Orlando, controlli edilizi del Comune: tremano molti proprietari

A rischio case vicine al mare nate prima del 1985

Il Municipio di Capo d'Orlando

Si abbatte su Capo d’Orlando la mannaia della legge Galasso del 1985 e parecchie costruzioni, tra case e villette, rischiano addirittura di essere demolite. Sono quelle che distano meno di 150 metri dalla battigia ed a nulla vale che siano in possesso di regolare concessione edilizia perché questa sarebbe da ritenersi non sufficiente e quindi le opere realizzate sarebbero, secondo la norma, abusive. In una posizione insanabile perché prive della preventiva autorizzazione paesaggistica.
Non rischiano nulla invece le abitazioni realizzate a meno di 150 metri esistenti prima dell’entrata in vigore della legge Galasso (1985) o realizzate nelle zone classificate ”A” e “B” del Piano Regolatore Generale.
Proprio in questi giorni l’Ufficio Tecnico del comune paladino, diretto dall’architetto Salvatore Lo Cicero, è alle prese con l’esame di alcune concessioni edilizie che hanno permesso la costruzione di alcune villette realizzate sotto la distanza minima. Perché solo ora dopo tantissimi anni dalla loro realizzazione? Sembra che la richiesta di nuovi permessi edilizi per la realizzazione di opere legate ai bonus governativi degli ultimi anni abbia aperto la maglia dei controlli e quindi l’accertamento del possesso del nulla osta o l’autorizzazione paesaggistica, che ha carattere autonomo rispetto alla concessione edilizia.
Ma oltre ai fabbricati realizzati in violazione dei requisiti paesaggistici dell’ordinamento italiano (quelli entro i 150 metri dalla battigia) sarebbero finiti nel mirino anche quelli costruiti in aree a rischio idrogeologico dove esiste il vincolo di inedificabilità assoluta, e che secondo il Testo Unico dell’edilizia comporta l’insanabilità delle opere eseguite in violazione. Pertanto, non sono sanabili gli interventi edilizi in zone a rischio elevato di frane o alluvioni, dove il Piano per l’Assetto Idrogeologico (Pai) prescrive l’inedificabilità. Gli uffici sono al lavoro per esaminare la problematica ed in quei casi in cui si sia costruito in zone prossime al mare o a rischio i proprietari temono gli effetti dei controlli.

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