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Da Sinagra a Suviana, cerca un lavoro stabile e incontra la morte: Vincenzo Franchina era padre da tre mesi. I sindacati a Messina gli dedicano lo sciopero

Il 36enne si era trasferito per trovare stabilità. Si era infatti sposato a maggio dello scorso anno e soltanto tre mesi fa Vincenzo era diventato padre

Era padre da quasi tre mesi Vincenzo Franchina, giovane di Sinagra, strappato brutalmente alla sua famiglia mentre lavorava a migliaia di km da casa. Dopo il diploma all’Itis di S. Agata di Militello, indirizzo elettronico, il 36enne ha sempre lavorato, per poi trasferirsi e trovare stabilità. Si era infatti sposato a maggio dello scorso anno, e soltanto due mesi fa Vincenzo era diventato padre.

Una persona educata, schiva, di poche parole, gentilissimo e soprattutto un grande lavoratore». È il ritratto che il sindaco di Sinagra (Messina), Antonino Musca, fa di Vincenzo

«Sono stato fino a poco fa dalla famiglia di Vincenzo, è un momento di grandissimo dolore. Siamo poco più di duemila abitanti, qui ci conosciamo tutti», spiega all’ANSA. Il dolore è quello di una intera comunità, sconvolta dalla tragedia, stretta intorno a una famiglia riservata. «Conoscevo bene Vincenzo, ho avuto il privilegio di celebrarne le nozze a gennaio scorso, 2023. Frequentava da ragazzo la scuola dove insegnavo all’epoca, ogni tanto gli davo anche un passaggio a casa. Una persona educata, di rara gentilezza come tutta la sua famiglia. Persone di grandissima dignità per le quali non posso che avere solo belle parole».

Vincenzo e la moglie, infermiera al Gaslini di Genova pure originaria di un paese vicino Sinagra, avevano lasciato la loro terra per motivi di lavoro. Vivevano a Genova. «Vincenzo era dipendente di una ditta esterna che faceva lavori di manutenzione per Enel, non ricordo il nome», dice il sindaco. La famiglia Franchina è stretta nel dolore, «sicuramente verranno a Bologna ma non immediatamente visto che le salme sono sotto sequestro». «Ho ben poco fa fare - aggiunge Musca commosso - ma siamo a disposizione. Stiamo pensando sicuramente di proclamare il lutto cittadino».

“Nell’ambito dello sciopero generale di giovedì 11 aprile, articolato in 4 ore per tutti i settori privati e di 8 ore per l’edilizia, proclamato per rilanciare il tema della salute e sicurezza al fine di raggiungere Zero Morti sul Lavoro, per una giusta riforma fiscale e per un nuovo modello sociale di fare impresa, il presidio previsto domani alle ore 10.00 in piazza Unione Europea, a Messina, assume un valore fortemente simbolico in quanto abbiamo deciso di dedicare la giornata di mobilitazione alla memoria e al ricordo di Vincenzo Franchina, lo sfortunato lavoratore di Sinagra morto nell’ennesima strage avvenuta a seguito dell’esplosione della centrale di Suviana, e di tutti i morti sul lavoro” lo hanno dichiarato Pietro Patti e Ivan Tripodi, segretari generali di Cgil e Uil Messina.

“La mattanza non si ferma e le responsabilità del silenzio del governo nazionale sul tema della salute e sicurezza sono enormi. Dobbiamo, infatti, registrare che, nonostante la strage che quotidianamente miete vittime innocenti, nel solo anno 2023 in Italia sono morti sul lavoro 1.041 lavoratori, i provvedimenti assunti dal governo Meloni sono assolutamente insufficienti poiché, evidentemente, non si vuole affrontare con forza, decisione e convinzione una tematica che si è, ormai, trasformata in un dramma sociale. E’ inammissibile uscire di casa per andare a lavorare e perdere la vita. Anche per questo domani scenderemo in piazza, a Messina e in tutta Italia, e rilanciamo una piattaforma basata su questioni e proposte di buon senso che riguardano la vita quotidiana delle persone e dei lavoratori. L’appuntamento è a Piazza Unione Europa lle ore 10” hanno così concluso Pietro Patti e Ivan Tripodi.

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