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Impianto di Mili Marina, è tutto da rifare: nuova gara e servono più soldi

Mentre la Regione determina dove nasceranno, a Catania e a Palermo, i due inceneritori dei rifiuti dell’isola, c’è un altro impianto che deve gestire una falsa partenza.
La gara per la realizzazione della struttura che a Mili Marina gestirà la frazione umida prodotta dalla città e da una parte della provincia nel ciclo della differenziata dovrà essere nuovamente bandita ex novo.
Se ne occuperà, ancora una volta, Invitalia su “mandato” della Srr Città Metropolitana che ha in pancia un finanziamento da 30 milioni di euro del Pnrr da dover rendicontare entro la fine del 2026. Scadenza che adesso fa più paura.
A frenare l’iter per la realizzazione dell’opera progettata nell’area limitrofa al depuratore gestito da Amam, è stata la sorprendente decisione delle tre aziende che erano state selezionate dalla commissione per partecipare alla fase conclusiva dell’appalto di non presentate le offerte definitive.
Un fulmine a ciel sereno che la Società di regolamentazione dei rifiuti che fa capo a 47 comuni della provincia, ha “scoperto” a gennaio scorso.

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