Rinunciano alla fornitura del servizio affidato dal Comune di Capo d’Orlando e la città rischia di perdere due importanti interventi per la coesione territoriale finanziati dal “Piano nazionale di ripresa e resilienza” meglio noto come “Pnrr”.
Sono quello per la gestione della consegna dei farmaci a domicilio nell’àmbito del progetto Rimac “Ricetta medica a casa” ed il servizio di gestione noleggio bike e guida turistica nell’àmbito del progetto “Ine Bike”.
Secondo il primo cittadino Franco Ingrillì, non si rischierebbe di restituire i soldi all’Unione Europea per l’impossibilità di utilizzo perché prestissimo saranno riformulati i bandi per le nuove gare. Sarà così, ma una cosa è certa e cioè che bisogna accelerare, e non di poco, l’iter per ottemperare ai termini di utilizzo dei fondi “Pnrr”.
Era stata la società “Infoclic Srl” di Capo d’Orlando ad aggiudicarsi per 140.000 euro l’affidamento (determina dirigenziale del 15 settembre dell’anno scorso) del servizio dei medicinali a casa per ben 18 mesi per poi i rinunciare in questi giorni. Come doveva, e probabilmente dovrebbe in caso di nuovo appalto, funzionare il servizio?
Le indicazioni del capitolato d’appalto lo spiegano chiaramente: “Al momento dell'emissione della ricetta da parte del medico di famiglia, il paziente registrato all’applicativo ha la possibilità in pochi passaggi di caricare la ricetta, richiedere e pagare on-line il farmaco in una delle farmacie presenti in App, per poi riceverlo direttamente a casa”.
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