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Ripascimento a Capo d’Orlando, Ingrillì deve ampliare l’intervento

Lo chiedono cittadini, comitati e associazioni

Il ripascimento della spiaggia di levante di Capo d’Orlando entra con prepotenza nel dibattito cittadino dopo la decisione del sindaco Franco Ingrillì di effettuare un intervento tampone di rinaturalizzazione della spiaggetta del borgo dei pescatori di San Gregorio.
Dopo Legambiente ed il Comitato di San Gregorio, è unanime la richiesta della città di ampliare l’intervento “tampone” a tutto il litorale di levante, dal promontorio sino all’accumulo di Bagnoli, dove la sabbia “rubata” dall’erosione delle costa si è accumulata negli anni con il deposito di tonnellate di metri cubi tanto da far sparire la baia.
Così, prima ancora che il sindaco firmi l’ordinanza per utilizzare i 15 camion previsti per trasportare la sabbia da Bagnoli alla piazzetta Melitta Damiano (piazzetta dei pescatori), tantissimi orlandini spingono per aumentare il volume di sabbia da utilizzare per il ripascimento in modo che l’intervento resista nel tempo alla forza delle mareggiate.

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