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Gli ingegneri italiani: "Il Ponte sullo Stretto di Messina è sicuro"

Il sì convinto del coordinatore del Gruppo di lavoro, il prof. ing. Edoardo Cosenza (che è anche assessore nella Giunta di Centrosinistra a Napoli): «Il “Messina type” ha fatto scuola nel mondo»

I Consigli nazionali degli Ordini degli ingegneri e dei geologi hanno costituito due appositi Gruppi di lavoro dedicati allo studio, all’analisi e all’approfondimento delle tematiche legate al Ponte. E in un recente incontro con il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, hanno chiesto un confronto con la società “Stretto di Messina”, pronti ad offrire il proprio contributo durante questa importante fase della progettazione esecutiva.
A presiedere il Gruppo nazionale degli ingegneri italiani è il prof. Edoardo Cosenza, il quale – curiosità politica abbastanza significativa – è anche assessore alle Infrastrutture al Comune di Napoli, in una Giunta, quella guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, composta dal Pd, dal M5S, da Sinistra italiana e dai Verdi. Come è stato detto e scritto, «tutti i partiti che quotidianamente fanno la guerra al progetto del Ponte sullo Stretto». Ebbene, Cosenza, uno dei massimi esperti internazionali di Ingegneria strutturale, ha definito il progetto del collegamento stabile «un’opera modello» e, come ha dichiarato al “Sole 24 Ore”, «finalmente anche in Italia si usa l’impalcato “Messina type”».

Il “Messina type” è il modello che è stato utilizzato per la costruzione di tutti i Ponti più recenti al mondo, da quello sui Dardanelli in Turchia, al “Braila” in Romania, fino a quello attualmente in fase di realizzazione (e che batterà ogni record dei Ponti sospesi) in Cina. «Il progetto definitivo – ha ribadito Cosenza – è datato ma era molto robusto già all’epoca e usufruisce dell’esperienza di tanti che nel mondo già stanno usando le tecnologie ipotizzate all’epoca. Si tratta dell’impalcato Messina già usato in altri luoghi del mondo tra cui anche per il Ponte attualmente più lungo del mondo, quello sullo Stretto dei Dardanelli». E in merito alle 68 raccomandazioni del Comitato scientifico, ha risposto così: «Nessuna preoccupazione. I rilievi del Comitato si riferiscono ad aggiornamenti di un progetto che risale ad anni passati. Tutto qui».

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