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Messina, quanti cervelli di ritorno: ecco chi sono i nuovi cento assunti al Comune

Sono funzionari e istruttori che allungano quel ricambio occupazionale che mancava dal 1998. Sono tantissimi i siciliani che rientrano nell’isola dopo essere stati “costretti” a lavorare al nord

Si intrecciano le vite, i viaggi, le speranze, i sospiri di cento anime nel salone del Bandiere. Ognuno di quei cento neo assunti ha una buona ragione per essere soddisfatto per la firma che sta per apporre e un’altra per mettersi alle spalle il passato lavorativo. C’è chi è al primo impiego assoluto, chi torna in Sicilia dopo aver vissuto nel profondo nord e chi ha trovato a due passi da casa il «posto fisso» dopo una vita di studio e qualche laurea.

La firma

Ieri era il giorno della firma del contratto a tempo indeterminato per i vincitori di altri 5 concorsi banditi dal Comune di Messina dopo che, grazie all’attività proficua sul Piano di Riequilibrio, l’ente è riuscito a fare spazio al ricambio occupazionale che non si vedeva dal 1998. Nella prima metà del 2024 dovrebbero essere quasi 500 le nuove assunzioni che saranno portate termine. 341 dipendenti con 9 profili diversi e circa 125 agenti di polizia municipale. Ieri la seconda tranche delle assunzioni con i vincitori di 5 concorsi chiamati alla firma del contratto che li legherà fino alla pensione a Palazzo Zanca. Avrebbero dovuto essere in 129 (più sette stabilizzazioni di personale arrivato grazie ai fondi del Pnrr) ma in realtà se ne sono presentati solo 101. Una decina hanno chiesto il posticipo dell’assunzione ma 18 non hanno dato notizie né si sono presentati all’appello. Prima dello scorrimento della graduatoria (ove possibile, visto che per il profilo di istruttore amministrativo su 50 posti disponibili sono risultati idonei in 42 e ieri hanno firmato in 31) occorrerà attendere almeno il primo giorno di lavoro, cioè martedì prossimo.

Le storie

Si potrebbe scrivere un romanzo per ciascuno dei racconti dei neo assunti. C’è la coppia di architetti palermitani che, dopo aver vinto entrambi il concorso, hanno lasciato un altro posto fisso, ma a Napoli, per avvicinarsi a casa anche hanno già affittato un appartamento in città. C’è un assunto appena 22 enne, Giacomo Lorino, messinese che è il più giovane in assoluto fra tutti gli assunti al Comune. Ma c’è anche un 50enne istruttore contabile, Calogero Sanfilippo, che viene da Canicattì (Ag) e aveva trovato lavoro al comune di Carpi, nel modenese. Poi la vittoria del concorso e il ritorno nell’Isola. E se Giuseppina Barbalace, istruttrice amministrativa era già al Comune come funzionaria grazie ai fondi del Pon Metro da 10 mesi («Può sembrare un passo indietro ma è la rincorsa per farne due avanti dopo, con la stabilizzazione»), Gianluca Santoro e Andrea Siligato sono due architetti che sono stati assunti come istruttori tecnici (posto per il quale bastava il diploma) e che dopo la libera professione hanno scelto la sicurezza del pubblico. Gianluca è di Santa Teresa, 35 anni, e dal 2022 era stato assunto al Ministero dell’Ambiente a Roma dove aveva un inquadramento superiore. «Perdo qualcosa economicamente ma sono a casa e poi aspetto l’esito del concorso per funzionario tecnico». Anche Andrea Siligato è in attesa dell’orale per diventare funzionario. «Ho anche lavorato come consulente esterno nel mio Comune, a Caltagirone. Mi sono trasferito con la mia compagna a Catania e viaggerò ogni giorno».
Domenico Di Grigoli ha 44 anni ed è un giramondo. Lui è di San Giovanni Gemini nell’agrigentino, ha sposato una messinese e ha vissuto 2 anni in città prima di accettare, in periodo di pandemia, un lavoro come Ata a Padova. «Ora torno a casa e farà quello per cui ho studiato – dice –. Mi piacerebbe lavorare sui bandi, ho una certa esperienza».

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