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Messina, la Real Cittadella nuovamente occupata da abusivi: adesso basta giocare!

Il modello sarà la Fortezza di Mdina, l’antica capitale di Malta. «Il recupero di quelle Mura è un modello che ho sempre avuto in mente, nell’immaginare il restauro e la valorizzazione della nostra Real Cittadella», spiega la soprintendente ai Beni culturali Mirella Vinci. La primavera 2024, appena iniziata, sarà per certi aspetti decisiva su uno dei fronti più importanti per il ridisegno futuro della città: la Zona falcata. E seppur sono necessari e indispensabili gli interventi di bonifica – la Falce, ahinoi, rientra tra i Siti contaminati della Sicilia, una vergogna infinita che dovrebbe far arrossire il volto di intere classi dirigenti e politiche, regionali e locali, del passato –, soltanto con il recupero dei resti dell’imponente fortezza secentesca in riva al mare, si potrà davvero inaugurare la stagione del rilancio della più preziosa porzione del nostro territorio cittadino.

Dove eravamo rimasti per quel che riguarda la Real Cittadella? Ufficialmente siamo fermi a tre atti: alla gara di progettazione, bandita e aggiudicata, risalente ormai a a quasi due anni fa (era l’aprile del 2022); e al Documento di indirizzo, redatto dalla Soprintendenza nel marzo del 2021; alla delibera di apprezzamento della Giunta regionale, che ha consentito l’avvio dell’iter per l’affidamento del servizio di progettazione (responsabile unico del procedimento è l’architetto Giuseppe Natoli) al Raggruppamento temporaneo di progettisti, guidato dalla “Sfea Srl” (mandataria), insieme con la “Cga Associati” e i professionisti Filippo Cappotto (geologo), Letterio Giordano (archeologo) e Giovanni Lazzari (l’architetto messinese che ha progettato e ha la direzione dei lavori di riqualificazione dell’ex cittadella fieristica).

Come si vede, si tratta di atti vecchi già di due-tre anni. I ritardi sono dipesi in gran parte dal contenzioso innescato dalla società che era arrivata al secondo posto nella gara. Ma se ne sono accumulati anche di recente. Infatti, come avevamo scritto nello scorso mese di dicembre, i progettisti avrebbero dovuto avere accesso alle aree, per definire, nel termine fissato in 45 giorni, la progettazione esecutiva. Ciò non è stato ancora possibile e sapete perché? Perché – incredibilmente! – all’interno della Real Cittadella, in uno dei varchi che non erano stati ben sigillati e murati, si sono introdotti occupanti abusivi. Almeno tre le presenze all’interno di una delle “grotte” della fortezza borbonica. E, dunque, adesso l’Autorità di sistema portuale, titolare delle aree, dovrà procedere all’ennesimo sgombero forzato, così da consentire ai progettisti di entrare senza rischi e di fare i propri rilievi. 

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