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Emergenza suidi sui Nebrodi, timori e contromisure: servono più risorse e supporto per i sindaci

Gli interventi di contenimento dei suidi tramite selettori vanno assolutamente potenziati attraverso un maggiore impiego di uomini e mezzi.
I sindaci dovranno, inoltre, essere supportati e messi nelle condizioni di poter intervenire «in modo celere» sul problema. Sono queste le due principali questioni emerse durante il tavolo di confronto sull’emergenza suidi, organizzato dall’amministrazione comunale di San Piero Patti. All’incontro ha partecipato parte della deputazione regionale, nonché amministratori locali e funzionari regionali.
Sul tavolo il grave problema della diffusione dei suidi sul territorio dei Nebrodi e su parte della provincia messinese, che sta provocando ingenti danni alle aziende agricole e alle proprietà private, mettendo a repentaglio anche l'incolumità degli abitanti. Dopo i saluti della sindaca Cinzia Marchello e della presidente del consiglio comunale Maria Pia Germanà, sono intervenuti il dirigente del Servizio per il territorio di Messina del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale, Dell'Acqua, il dirigente dell'ispettorato ripartimentale delle foreste, Cavallaro, Iuculano della Condotta agraria, il dirigente medico veterinario dell'Asp Daniela Martino e il segretario regionale “Rea” Giannetto. Per la deputazione messinese all’Ars erano presenti gli onorevoli Galluzzo, Grasso e Laccoto. La presenza dei sindaci e degli amministratori di Patti, Raccuja, Floresta, Montagnareale, Montalbano Elicona, Sant'Angelo di Brolo, Gioiosa Marea, Sinagra e Piraino ha reso concreto il tavolo di discussione, con segnalazioni e proposte giunte da più parti per cercare di arginare un’emergenza ormai fuori controllo.

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