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Messina alla scoperta del Ponte, Ciucci a confronto con la città. Prima le contestazioni, poi la presentazione del progetto

Un gruppo di manifestanti ha occupato le tribune dell'aula consiliare al grido di "Lo Stretto non si tocca". Vane le trattative intraprese dal presidente della commissione Trischitta, ordinato lo sgombero

Atterra finalmente in città il progetto del Ponte. E con l'amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci arrivano anche le contestazioni. Il primo dei due incontri, quello fissato a metà mattinata, è prima slittato a causa delle interferenze del pubblico presente nell'aula consiliare dove avrebbe dovuto svolgersi la seduta straordinaria (inizialmente riprogrammata per le 12.30), per poi essere sospeso in attesa che l'aula fosse sgomberata dai manifestanti. La commissione è ripresa intorno alle 14.10.

La cronaca della mattinata

È ricominciata al Comune di Messina, nell’aula consiliare, l’audizione dell’amministratore delegato della Società Stretto di Messina Pietro Ciucci per la presentazione del progetto del ponte sullo Stretto. Ciucci laconico sulla contestazione: «C'è stata una protesta un po' rumorosa, che ci fossero posizioni critiche è assolutamente normale e prevedibile. In questo caso, delle persone in maniera un po' rumorosa hanno impedito agli altri di ascoltare e di sapere e questo è l’aspetto più brutto. Resta aperto il dialogo con tutti i cittadini anche con quelli che la pensano diversamente sul ponte».

Dopo i saluti istituzionali la relazione di Ciucci

«Credo che il ponte sia importantissimo per i trasporti, poiché unirà i sistemi ferroviari e stradali di due regioni, ma è anche una componente di un itinerario più lungo che arriva fino a Helsinki». Così ha proseguito l'ad della Stretto di Messina, Pietro Ciucci. «In questo itinerario c'è anche il tunnel del Brennero - ha aggiunto Ciucci - che sta per essere completato; c'è tra Danimarca e Germania lo Stretto di Fehmarn dove stanno costruendo un tunnel ben più lungo del nostro ponte. Quando nel 2011-2012 è stato fermato il progetto del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria, i colleghi che studiavano il tratto tra Danimarca e Germania stavano iniziando ad approfondire lo studio di fattibilità e a quel punto considerarono anche un’ipotesi ponte, come del resto abbiamo fatto noi quando abbiamo messo l'opera a confronto con il tunnel sottomarino. Noi ci siamo fermati e stiamo ripartendo, loro stanno realizzando l’opera che verrà ultimata nel 2028-29. A questo punto l’unica interruzione dell’itinerario sarà lo Stretto di Messina, credo che potremmo fare altri 100 esempi, ma non c'è nessun dubbio che il ponte porterà uno straordinario cambiamento e attirerà maggiori investimenti come già sta facendo. Il punto di riferimento per il ponte sullo Stretto per noi è l’approvazione da parte del Cipes che viene dopo il completamento della valutazione di impatto ambientale e la conferenza dei servizi. Il tempo previsto per legge per queste due fasi è di 90 giorni, se ognuno rispetta i tempi fissati per legge a giugno è possibile avere la delibera del Cipes e a quel punto comincia la procedura degli espropri che non sarà istantanea, nessuno caccia nessuno al primo luglio. Ammesso che il 30 giugno ci sia il Cipes, inizierà la fase realizzativa».

«L'iter - prosegue Ciucci - prevede ovviamente sia la redazione del progetto esecutivo e contemporaneamente le prime attività sul territorio. Si tratta di un progetto importante che ha delle fasi, le prime possono essere quelle della bonifica degli ordigni bellici e poi c'è la parte archeologica, la soluzione delle interferenze che sono numerose perché i territori sono in ambito cittadino che è molto pieno di collegamenti e questi sono i primi cantieri, a seguire nei mesi successive le prime gallerie, i test e le verifiche delle analisi geotecniche, tutte quelle attività che servono per mettere in movimento la fase realizzativa. Si vedranno tante attività sul territorio prima di arrivare alle escavatori per fare le fondamenta per il ponte».

Pippo Trischitta, presidente della commissione Ponte, con alcuni consiglieri comunali a colloquio con i manifestanti

Seduta sospesa, ordinato lo sgombero dell'aula: la reazione dei manifestanti

All’inizio dell’audizione dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina Pietro Ciucci, che è a Messina per presentare il progetto del ponte alla commissione consiliare di Palazzo Zanca sul ponte, diversi rappresentanti dei No Ponte che si trovavano nella tribuna nell’aula del consiglio comunale, dove si tiene l’audizione, hanno protestato vivacemente con fischi e dicendo «buffone». Il presidente della commissione consiliare Pippo Trischitta ha momentaneamente sospeso l’audizione

Contestazioni dei "No Ponte" anche all'arrivo dell'ad della Stretto di Messina

Il programma della giornata e i prossimi step della grande opera

Presentato il rinnovato progetto definitivo che, un mese fa è stato approvato dalla Stretto e che però è divenuto di pubblico dominio solo una manciata di giorni fa. Oltre all’aggiornamento sui costi c’è sicuramente un approfondimento sugli espropri il cui piano particellare, adesso, può essere studiato nel dettaglio anche dai diretti interessati. Nella mappa che pubblichiamo le aree, se l’acquisizione dovesse andare in porto, sono divise per aree di interesse e per destinazione.

Genericamente ci sono zone dove sorgerà fisicamente il ponte con la sua altissima torre, quelle di interesse per le ferrovie, quelle per le piste di cantiere e quelle da riqualificare a verde. «Il nostro intento è attuare il piano degli espropri con il massimo rispetto e la massima attenzione per ogni persona, per ogni singola unità abitativa – aveva detto Pietro Ciucci in un’intervista al nostro giornale –. Vogliamo trovare accordi e non andremo allo scontro con nessuno».

Ma al di là delle buone intenzioni è chiaro che questo sarà uno dei temi caldi della attesa seduta di oggi in commissione Ponte dove Ciucci sarà accompagnato da un pool di tecnici che relazionerà sui vari aspetti del progetto e della fase preparatoria della grande opera. Servirà chiarezza e disponibilità, oggi e soprattutto da domani quando la Stretto di Messina dovrà “fare i conti” con una città che guarda con una qual certa diffidenza, non al Ponte in sé, ma soprattutto ad un cantiere complesso e lunghissimo. Un progetto che, va ricordato, deve passare ancora tre esami: quello della Valutazione ambientale, le cui osservazioni possono essere presentate entro il 14 aprile. Questa settimana sarà poi convocata la conferenza dei servizi e, infine, il giudizio del Cipess per la parte economica. Il tutto entro il 30 giugno.

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