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Messina, è emergenza cani in fuga: tre su dieci non tornano più a casa. Da sabato si cerca la pitbull Tekila

Le statistiche dicono che il sette per cento dei cani in fuga non fanno più ritorno a casa, si smarriscono e alcune volte non sopravvivono. In media su dieci animali che si allontanano volontariamente, almeno tre o quattro non tornano più indietro e diventano vaganti nel territorio, con un incremento ulteriore del randagismo che rappresenta una vera e propria piaga sociale anche a Messina.

Non tutte le storie di cani in fuga e smarriti dai loro proprietari per vari motivi ( paura o altri meccanismi che la scatenano, ansia di separazione, istinto di accoppiamento, istinto predatorio, noia, ambiente non familiare o poco stimolante, desiderio di ricongiungersi con il branco), purtroppo si conclude a lieto fine. Le richieste di aiuto per ritrovarli sono continue. Piene le bacheche social delle associazioni animaliste e in particolare di quelle che si occupano esclusivamente di soccorrere e aiutare gli amici a quattro zampe. I casi di smarrimento che vengono segnalati sono tutti urgenti perché dietro c'è sempre una storia difficile. "Ci giungono segnalazioni tutti i giorni - afferma Maurizio Torre, responsabile nazionale primo soccorso animali terrestri Fisa e autista dell'associazione messinese Soccorriamoli la prima che si è dotata di un'ambulanza veterinaria- dopo avere verificato l'attendibilità ci attiviamo subito per la diffusione anche attraverso i nostri canali social. Spesso capita di trovare cani di razza che non è facile identificare, poiché sprovvisti del microchip.

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