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Ponte, botta e risposta in Parlamento. Bonelli a Salvini: «Spregiudicato». La replica: «Accuse folli»

L’uno dice all’altro «spregiudicato» e l’altro risponde «folle». È in questo scambio di battute la sintesi delle posizioni assolutamente inconciliabili del portavoce di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il botta e risposta è andato in scena ieri, durante il question time alla Camera dei deputati. Ha iniziato il verde Bonelli, chiedendo conto e ragione degli aspetti contrattuali tra società Stretto di Messina e General contractor (il Consorzio Eurolink) e delle eventuali penali in caso di aumenti dei costi e ritardi nell’esecuzione dei lavori di costruzione del Ponte.
Ha risposto Salvini: «Siamo di fronte a un percorso che si sta svolgendo nel rigoroso rispetto di quanto previsto dalla legge. Garantire la trasparenza non significa sostituirsi agli ingegneri e ai tecnici italiani che dovranno costruire il Ponte. La società Stretto di Messina, nei giorni scorsi, ha consegnato ai presidenti delle due Camere la relazione di aggiornamento del progetto e la relativa documentazione di corredo approvata dal Cda della società. Una documentazione corposa e approfondita, quindi tutti i parlamentari potranno liberamente addentrarsi in questa documentazione riga per riga, metro per metro. La relazione e i documenti di accompagnamento sono stati redatti conformemente a quanto previsto nell’atto negoziale prodromico che la società Stretto di Messina ha stipulato a titolo non oneroso con il Contraente generale per l’adeguamento della progettazione. Gli oneri relativi all’aggiornamento del progetto definitivo sono legati a fattori tecnici come l’adeguamento alle norme tecniche di costruzione vigenti. Nell’atto – ha ribadito il vicepremier – , il Contraente generale rinuncia a qualsiasi pretesa in relazione all’esecuzione delle predette attività a titolo non oneroso. Quanto alle penali, si tratta di un tema da inquadrare nell’ambito dei rapporti tra concedente e concessionario, fermo restando che spetta al concessionario, nell’ambito della relativa autonomia contrattuale, regolare la gestione di ritardi e penali. La rinuncia al contenzioso – ha concluso Salvini – avverrà secondo i tempi previsti dal decreto legge ovvero all’esito dell’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess».

Prove del vento e prove sismiche

Tutt’altro che soddisfatto, Bonelli, dalla replica del ministro: «La sua risposta è veramente sconcertante. State consegnando una cambiale in bianco da 14 miliardi di euro alla società concessionaria e al Contraente generale. Lei sta dicendo che il Parlamento non avrà voce in capitolo». Poi, l’attacco sul fronte sismico e su quello del vento: «A pagina 47 della Relazione c'è scritto che il Comitato scientifico dice che le prove del vento non sono state fatte. E il Consorzio Eurolink risponde che non sono state fatte per non perdere tempo. E a pagina 14 si dice che mancano le prove di zonizzazione microsismica. Volete costruire quest’opera nella zona più sismica d’Italia senza fare queste prove? Lei è spregiudicato». A quel punto, Salvini, pur non avendo più la facoltà di rispondere alle dichiarazioni del deputato, ha affermato. «Che qualcuno lasci presupporre che il Governo costruisca un Ponte destinato a crollare è semplicemente folle».
Ma proprio sulle questioni anti-sismiche, e sulle prove nelle Gallerie del Vento, a rispondere a Bonelli, perché tirato in causa, è l’amministratore delegato della “Stretto di Messina”, Pietro Ciucci. «Ho sentito l’intervento dell’on. Bonelli ed è tecnicamente sorprendente perché cita delle pagine di un documento, che noi abbiamo messo a disposizione, ma non cita la pagina fondamentale che è la pagina 45 in cui il Comitato scientifico esprime all'unanimità un parere positivo sul progetto, ossia sulla Relazione del progettista, che è l'aggiornamento del progetto previsto dal Dl 35. Il Comitato scientifico esprime alcune raccomandazioni e approfondimenti da fare nella fase di predisposizione del progetto esecutivo, come previsto dalla legge. In particolare, il quadro geo sismico-tettonico dell'area dello Stretto, sarà aggiornato, in sede di progetto esecutivo, con gli studi e le ricerche effettuate negli ultimi 20 anni».

E riguardo agli effetti dei venti sulla stabilità del Ponte, Ciucci risponde così: «Bonelli dice che non sono state fatte prove nelle Gallerie del vento. Come parlamentare dovrebbe aver studiato la materia. Ne abbiamo fatte una gran quantità in 10 diverse Gallerie del vento, in Italia e nel mondo, e ne faremo ancora. Non voglio fare polemiche – aggiunge l’ad della “Stretto” – con le istituzioni e con i parlamentari, le mie sono soltanto precisazioni. Nel complesso, per il progetto definitivo sono state eseguite «prove in Galleria del vento su 11 modelli di Ponte. Il progettista ha utilizzato 5 diversi laboratori, tra più importanti e specializzati al mondo, in Canada, Regno Unito, Danimarca e Germania. Nell’ambito dell’“independent check”, il “project manager consultant” della “Stretto di Messina” ha eseguito prove in 3 Gallerie del vento a Milano e in Canada, proprio per garantire la certezza dei risultati. Le verifiche analitiche e sperimentali compiute dimostrano la stabilità del Ponte fino a velocità delle raffiche di vento di oltre 275 km/h, che è una velocità che può attendersi nello Stretto mediamente una volta nell’arco di 2000 anni; la massima velocità registrata in oltre venti anni di monitoraggio è stata di 128 km/h».

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