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Messina, lungo la via Don Blasco presto anche l’appalto per l’ex Macello

Fra pochi giorni il parere sul progetto da 20 milioni di euro

Ma la conclusione della nuova don Blasco non sarà solo un’opera che potrà migliorare la viabilità di tutta la zona centro sud della città, allontanando le auto e i mezzi pesanti dal cuore di Messina (anche i “bisonti” che salgono e scendono dalle autostrade del mare Messina-Salerno possono usarla). Ma è un agente di rigenerazione che moltiplicherà l’attrattività di tutta l’area, per anni degradata, che attraversa. La stessa via Maregrosso ha cambiato aspetto ed appeal economico dopo che il nastro d’asfalto è stato inaugurato. La stessa cosa dovrebbe avvenire nella parte originale della via Don Blasco dove l’opera di valorizzazione potrebbe partire dall’ex Macello. Uno spazio per il quale il Comune ha in cassetto poco meno di 20 milioni di euro (oggi a valere sul Pnrr) e un progetto “avanzato” per poter rigenerare un’area preziosa e a due passi dal mare. Il progetto da oltre un mese è all’esame dei vari enti che devono emettere i pareri per il via libera definitivo. Nella prossima settimana è prevista la conferenza dei servizi in presenza che completerà il giro delle verifiche. Poi, in poche settimane, potrebbe essere bandita la gara d’appalto, forse integrato, cioè con la costruzione e la definizione del progetto.
La riqualificazione dell'ex Macello di via Don Blasco punta a ridisegnare totalmente una porzione di circa 56 mila metri quadri che si affaccia sulla via don Blasco e su via Santa Cecilia e che si trova a poche decine di metri dal mare. L'obiettivo di questo e di una più ampia strategia urbanistica a cui stanno lavorando il vicesindaco Salvatore Mondello e l’assessore Francesco Caminiti è di rendere quella porzione di waterfront finalmente fruibile e balneabile, come già è stato nei mesi scorsi con il Ringo. La caratterizzazione ambientale di un grande tratto della zona che si affaccia sul litorale di Maregrosso, proprio subito dopo il viadotto del cavalcavia è stata avviata e a giorni potrebbero essere resi noti i risultati. È il primo atto per poter arrivare e quantificare i costi della bonifica dell’area. Nella rifunzionalizzazione previste una biblioteca di quartiere ed alcuni spazi espositivi, una sala per incontri culturali, convegni, presentazione di libri e concerti. Uno spazio sarà riservato alle attività scientifiche. I padiglioni più prossimi alla ferrovia verranno demoliti. I tre padiglioni centrali ospiteranno un centro di attività ludico-culturali, un’area attrezzature sportive e un centro di cultura del gusto. Gli altri padiglioni verranno demoliti per far posto ad un nuovo edificio, destinato a turismo sociale e servizi connessi.

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