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Messina, Cateno De Luca sull'inchiesta per la discarica di Vallone Guidari: "Primi a stanziare fondi per messa in sicurezza"

Il sindaco di Messina, Cateno De Luca

«Esprimo piena fiducia nelle istituzioni giudiziarie e nella loro opera di indagine». Così il leader di ScN, Cateno De Luca, commenta la conclusione dell’inchiesta da parte del Procura di Messina, che lo ha iscritto nel registro degli indagati, assieme ad altre 13 persone, per una vicenda che riguarda il periodo in cui è stato sindaco nella città dello Stretto. Tra gli indagati ci sono anche la parlamentare di Iv Dafne Musolino allora assessore all’Ambiente, il deputato regionale di ScN Giuseppe Lombardo, all’epoca presidente di MessinaServizi, e l’ex sindaco Renato Accorinti. L’inchiesta verta sulla discarica dismessa di Vallone Guidari a Larderia, che fu sequestrata nel 2011; allora fu aperta l’inchiesta, che venne prorogata nel 2020. De Luca ricorda che si tratta «di una discarica chiusa da decenni e per la quale il sottoscritto ha iniziato a impegnare fondi per la messa in sicurezza mai stanziati prima».

«Sono convinto che sarà fatta luce su ogni aspetto relativo a questa vicenda e che verranno accertate eventuali responsabilità in modo trasparente ed equo - prosegue De Luca - Voglio ribadire con fermezza che abbiamo sempre agito nel rispetto delle leggi e nel migliore interesse della comunità messinese trattandosi di un atto dovuto derivante dal codice dell’ambiente che individua il sindaco quale legale rappresentante dell’ente ove ricade la discarica».

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