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Capo d’Orlando, addio a “La Tartaruga”: ha fatto ballare sotto le stelle migliaia di giovani 

Un’altra pagina della storia orlandina scompare sotto le ruspe di un cantiere edile.
Non c’è infatti più, nella baia di San Gregorio, la discoteca all’aperto “La Tartaruga” che dagli anni ’60 del secolo scorso, e per quasi cinquant’anni, è stata la meta più gettonata per le notti eleganti, e perché no trasgressive, della gioventù orlandina e non solo.
Furono proprio quelle serate danzanti sotto gli alberi d’ulivo e di limoni a traghettare il borgo dei pescatori di San Gregorio verso quel turismo d’élite che, per decenni, affollò la baia.
Fu nel 1958 che la gioventù di allora ( Giuseppe Ingrillì, Vittorio Sindoni, Basilio Lipari, Salvatore Collovà e Pippo Pollicina) convinsero i proprietari del bar ristorante “La Tartaruga”, Carmelo e Mariannina Domiano, aperto nel 1952, a concedere loro il giardino adiacente per le notti danzanti sotto le stelle. Fu subito un successo strepitoso e la fama del night varcò i confini provinciali tanto che il giardino che ospitava la pista diventò subito troppo piccolo. Così piccolo che, per sentire cantare i big della musica leggera italiana di allora, il pubblico rimasto fuori dai cancelli si assiepava in riva al mare per ascoltali.
Sotto la spinta dei nuovi giovani di allora, Nino Cucinotta e Tano Cuva , il night “La Tartaruga” divenne subito teatro di serate mondane indimenticabili, oltre che istituzionali perché Palazzo Europa ospitò proprio lì le premiazioni degli eventi culturali e sportivi dell’estate orlandina.

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