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Messina, ecco i due “nuovi” palazzi di giustizia in via Garibaldi

Definita la progettazione per restaurare i palazzi di via Garibaldi della ex Cassa di Risparmio-Sicilcassa e dell’ex Banca di Roma. Un pool di tecnici sta lavorando in sinergia con i vari uffici pubblici. La progettazione definitiva ed esecutiva è stata curata da un’equipe tutta di professionisti messinesi

Un altro grande passo in avanti per una delle opere più attese della città, il palagiustizia satellite, da trent’anni e passa una chimera. Adesso però lo scenario è cambiato e siamo ad un passo dalla realtà, dalla realizzazione. Dodici mesi di lavori e i due palazzi storici di via Garibaldi, l’ex Banco di Roma e l’ex Cassa di Risparmio-Sicilcassa, diverranno una delle sedi principali, e sopratutto dignitose, dell’amministrazione della giustizia in città.
Il 9 novembre scorso la giunta guidata dal sindaco Federico Basile ha adottato una determina che definire “storica” non è affatto esagerato, con cui in sostanza si è pagato con l’esercizio 2023 la prima tranche del finanziamento dedicato alle società Unire 54 e Unire 100 dell’imprenditore Massimo Fiore, in tutto 8 milioni e 600mila euro, che sono stati depositati sul conto dedicato al notaio Silverio Magno, che ha rogato i due atti di vendita da parte delle due società dei palazzi storici di via Garibaldi al Comune.
Questo dopo che in regime di silenzio assenso è scaduto il termine perché qualcuno potesse sollecitare la Regione Siciliana sul vincolo artistico-architettonico. Nella delibera è infatti specificato che è intervenuta la «verifica delle condizioni di mancato esercizio del diritto di relazione artistica da parte degli Enti titolari, con conseguente verifica della condizione sospensiva di cui alla lettera A) dell’atto di compravendita».
E proprio l’aver effettuato questa verifica, cioè il mancato verificarsi della condizione sospensiva, ha fatto sì che scattasse «l’immediato versamento dell’acconto del prezzo di euro 6.710.000 iva inclusa a favore della Unire 54 e di euro 2.750.000 iva inclusa a favore della Unire 100 s.r.l.».
È chiaro che in ogni caso proprio per l’alto valore storico-architettonico dei due meravigliosi palazzi di via Garibaldi niente sarà stravolto sia all’esterno che all’interno, e verranno perfino restaurati e ricollocati tutti i pezzi del mobilio d’epoca che si trovavano nei vari ambienti dei due plessi.

C’è un pool di professionisti che sta lavorando a tutto questo, in sinergia con i vari uffici pubblici, in vista della data di “inizio lavori” subito dopo il rilascio delle varie autorizzazioni. La progettazione definitiva ed esecutiva è stata curata da un’equipe tutta di professionisti messinesi: gli architetti Ruggero Todesco e Francesco Romano, per gli aspetti statici e sismici l’ingegnere Placido Restuccia, per la parte impiantiscita lo studio dell’ingegnere Angela Tortorella.

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