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Milazzo, il “Fogliani” a una svolta decisiva

Tre le richieste: la riqualificazione e il potenziamento del Pronto soccorso, il superamento delle varie criticità, le prestazioni oncologiche a Barcellona

Oggi pomeriggio alle 16 il commissario straordinario dell’Asp 5, Giuseppe Cuccì sarà all’ospedale di Milazzo per la sua prima visita ufficiale. Un atto sicuramente dovuto, ma in tanti auspicano che non sia una passerella con politici al seguito, ma l’occasione per dare quelle risposte che da tempo i cittadini attendono.

Tre in particolare che anticipiamo subito al manager: riqualificazione del pronto soccorso (tempistica degli interventi e soprattutto organizzazione del reparto durante i lavori), superamento delle tante criticità oggi presenti al “Fogliani” e, da ultimo potenziamento delle prestazioni ai malati oncologici con la previsione di un presidio all’interno dell’ospedale di Barcellona per consentire ai pazienti di evitare di doversi recare, con i disagi che è facile immaginare a Taormina.
Ecco, dare rassicurazioni su questi tre temi chiave, significa restituire certezze ad un comprensorio che oggi è fortemente preoccupato per l’offerta sanitaria sulla quale può contare. E che vuole evitare di disperarsi quando è costretto a recarsi al pronto soccorso per l’attesa anche di una intera giornata, o che si trova costretto a sborsare centinaia di euro per sottoporsi a visite specialistiche che la sanità pubblica non è in grado di assicurare in tempi decenti. Null’altro chiede oggi il cittadino. E si ritiene che non siano richieste impossibili da soddisfare per chi assume la guida di un’azienda sanitaria che necessita di essere rilanciata. Ecco il dottor Cuccì da qui dovrà partire per avviare quel processo di riorganizzazione che è davvero indispensabile. Dovrà insomma esserci discontinuità con il passato perché non ha prodotto quei risultati che i cittadini si attendevano. Un obiettivo che potrà essere raggiunto – va detto senza giri di parole – se l’attività sarà prettamente manageriale. E per questo ci si augura, anzi si è convinti, che il neo commissario non si farà tirare per la giacca dal politico di turno.

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