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Milazzo, il nuovo movimento si appella all’Asp di Messina: richieste a difesa della sanità pubblica

Gli attivisti di “Siamo tutti in codice rosso” affiggono davanti alla sede dell'Azienda sanitaria provinciale striscioni e manifesti

I rappresentanti dell’hasthag “Siamo tutti in codice rosso”, alzano il tono della loro protesta e ieri mattina hanno organizzato un flash mob davanti la sede provinciale dell’Asp di Messina. L’obiettivo – come ha spiegato Samadhi Lipari, uno degli attivisti – è stato quello di chiedere al nuovo dirigente generale un impegno a istituire un tavolo permanente con le parti sociali, inclusi i comitati di cittadini, per progettare il futuro a lungo termine della sanità locale.
Il cancello e l’atrio antistante l’ingresso dello stabile sono stati tappezzati con locandine riportanti alcune delle rivendicazioni che già sono apparse sui muri e davanti ai presidi sanitari di Milazzo e Barcellona. «Le condizioni della sanità nella Valle del Mela – hanno sottolineato gli attivisti – sono evidentemente disastrose e mettono quotidianamente in pericolo la vita delle persone. Per questo abbiamo riportato al commissario straordinario richieste ben precise: la riapertura del pronto soccorso con terapia intensiva dell’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona; il potenziamento del pronto soccorso dell’ospedale Fogliani di Milazzo; il potenziamento dell’unità di Oncologia dell’ospedale di Barcellona, a fronte del riconosciuto elevato rischio di crisi ambientale della Valle del Mela, il rafforzamento del personale medico anestesista; il potenziamento dell’unità di ortopedia a Milazzo ed ancora il potenziamento del nosocomio di Lipari e l’istituzione di un reparto grandi ustioni all’ospedale Fogliani, a fronte dell’elevato rischio di incidente rilevante causato dalla presenza delle industrie pesanti.Altra richiesta riguarda il potenziamento della flotta di ambulanze e del personale perché tutte le chiamate siano sempre gestite con un medico a bordo». Il dottor Cuccí, incontrando gli attivisti, ha fornito delle rassicurazioni, affermando, in particolare che si impegnerà per ridurre le carenze della rete sanitaria locale, puntando a riaprire il pronto soccorso di Barcellona.

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