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Disagio abitativo a Messina, 16 milioni dai fondi del progetto “Qualità dell'abitare”

Comprare case sul mercato per risolvere il disagio abitativo. Messina coniuga il tema delle politiche della casa non solo secondo il paradigma del Risanamento delle baraccopoli ma anche quello delle criticità improvvise e temporanee e comunque sconvolgenti.
Messina è una delle prime città d’Italia a investire una somma cospicua quanto i 16 milioni di euro annunciati ieri, per l’emergenza abitativa, tema caldissimo un po’ in tutte le grandi città del Paese. I fondi arrivano dai fondi Pinqua “Qualità dell’abitare” il tesoro da 145 milioni “recuperato” dall’amministrazione De Luca con un progetto che ha ottenuto il massimo dei voti e dei finanziamenti. Di quella dotazione, divisa in 4 progetti ( uno dal 100 e tre da 15) una percentuale era destinata non alla realizzazione di nuove abitazioni, ma all’acquisto di case già sul mercato per il principio della “diffusione” delle famiglie delle baraccopoli in tutta la città. Quella quota di 23 milioni per il 70% sarà destinata, appunto, all’emergenza abitativa cittadina e se ne occuperanno la Patrimonio Messina e l’Arisme.
Stando alla media di acquisto degli alloggi sul mercato ( 80 mila euro per le case più grandi) da parte dell’ufficio del commissario per il Risanamento con quei 16 milioni potranno essere acquistate poco più di 200 appartamenti.

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