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Corruzione nella gestione del carro attrezzi a Messina: in 6 a giudizio

Denaro e regalie per il carro-attrezzi: in otto sono comparsi davanti al gup

Contestata la gestione del servizio Carro Attrezzi

Si è conclusa con sei rinvii a giudizio e due condanne in abbreviato ieri pomeriggio l’udienza preliminare davanti alla gup Tiziana Leanza per il vasto giro di corruzione ipotizzato dalla Procura, attraverso denaro e regalie varie per avere la “preferenza” sugli interventi urgenti del carro-attrezzi. Non solo durante le ore notturne della movida cittadina tra il 2018 e il 2020, ma anche lungo le due autostrade.
Erano otto gli imputati, per i quali la pm Anna Maria Arena aveva depositato a suo tempo la richiesta di rinvio a giudizio a conclusione delle indagini, che si sono avvalse anche di una gran mole di intercettazioni.
Si trattava del titolare della “Motor Service srl” Antonio Sottile, dei dipendenti del Consorzio autostrade siciliane Nunzio Sciuto, Santo Diletti, Roberto Sarò, Antonino Parisi, Giuseppe Neroni, Giuseppa Sferuzza, e del vigile urbano Antonino Di Mattia.

Sono assistiti dagli avvocati Nunzio Rosso, Giuseppina Gemellaro, Salvatore Catalano, Corrado Rizzo, Antonello Scordo, Bonni Candido e Alessandro Billè. Parti civili nel procedimento erano il Cas e il comando della Polizia municipale, rispettivamente rappresentati dagli avvocati Domenico Magistro e Fortunata Grasso.

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