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Messina, scelti i progettisti del waterfront fra Boccetta e Annunziata

Un pool di studi di alto profilo di Roma, Milano e Torino ma con un’anima messinese ridisegnerà la Fiera e la Rada San Francesco

Arriveranno da Roma, Milano, Torino, Londra, ma anche da Messina e Giammoro, le idee per la realizzazione del nuovo waterfront della città. Il “nostro” chilometro più bello di Italia, quello che va dal Boccetta all’Annunziata nascerà dal lavoro di un gruppo di aziende di architettura e ingegneria che ha vinto il concorso di progettazione bandito dall’Autorità di Sistema dello Stretto (quando presidente era Mario Mega).

Un paio di di giorni fa la commissione giudicatrice delle ben 39 proposte arrivate in via Vittorio Emanuele ha completato il suo lavoro stilando la graduatoria, pur ancora provvisoria, dei primi cinque classificati. Adesso scatteranno le verifiche amministrative necessarie per l’aggiudicazione definitiva del concorso e soprattutto per l’avvio della progettazione effettiva del futuro della parte immediatamente disponibile di quel prezioso tratto di affaccio, quello fra il Boccetta e la Fiera.

In prima posizione, in attesa della conferma post verifiche, quello che diventerà, eventualmente un raggruppamento temporaneo di imprese guidato dalla Guendalina Timei TStudio di Roma. Uno studio di architettura specializzato in rigenerazioni urbane che, come gli inglesi di Urban Future Organization con cui hanno presentato la proposta, aveva già “lavorato” per Messina con il Piau, e quindi disegnare come dovrebbe esser trasformato l’affaccio fra Cannizzaro e Santa Cecilia. L’azienda londinese ha una sede operativa Giammoro che fa riferimento all’architetto Claudio Lucchesi.

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