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Ponte sullo Stretto: l’appello di Sicindustria al territorio

Intervista con il presidente dell’Associazione degli industriali messinesi, Pietro Franza

Si farà? Non si farà? Si è contrari? Si è favorevoli? «Non sono più queste le domande da porsi, oggi, se abbiamo a cuore le sorti dei nostri territori, abbiamo il dovere di collaborare tutti per affrontare l’impatto, positivo e negativo che sia, della costruzione della più grande infrastruttura italiana prevista nell’area del nostro Stretto». Parola di Pietro Franza, presidente di Sicindustria. L’associazione degli industriali messinesi lancia un appello a coloro che, con un termine inglese ormai entrato a far parte del vocabolario italiano, vengono chiamati “stakeholders”, i “portatori di interesse”, soggetti pubblici e privati, cioè quelle che un tempo si definivano “le forze vive” di una città.
Presidente, lei è stato a Reggio Calabria per il recente convegno promosso dall’Università Mediterranea e dall’Ordine degli ingegneri, ha incontrato più volte i rappresentanti del Governo, ritiene che l’accelerazione impressa, con la scadenza indicata dalla legge (dopo il 31 luglio la fase di cantierizzazione), sia decisiva? E che la realizzazione del Ponte non è più in discussione?
«In occasione del convegno sul Corridoi europeo Palermo-Helsinki, abbiamo avuto modo di toccare con mano la ferrea volontà del Governo a portare avanti il progetto. Ma non solo. Mi sono confrontato direttamente con il presidente di Rete ferroviaria italiana, Dario Lo Bosco, con i vertici dell’Anas e della società “Stretto di Messina”, con i rappresentanti del Consorzio Eurolink-Webuild, con tecnici ed esperti, e ho trovato riscontro dei passi avanti che sono stati compiuti, della concreta attivazione di tutte le attività propedeutiche all’opera».
Reggio, così come Catania e Palermo, si stanno muovendo con iniziative concrete, dando per scontato che si arriverà all’avvio dei cantieri. E Messina?
«Siamo in forte ritardo ma non è il caso di piangere sul latte versato. Questo è il momento di procedere rapidamente, di avviare un percorso comune con i principali “players” e “stakeholders” del territorio messinese per affrontare, in modo incisivo, efficace, operativo e concreto, l’impatto che questa opera, di importanza epocale, avrà sulla nostra comunità, su tutti gli aspetti, dal punto di vista infrastrutturale, viario e ferroviario ma anche da quello urbanistico, economico, sociale.

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