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Messina, lo smaltimento dei rifiuti dai cantieri Palumbo: la Cassazione “annulla”

Al centro il procedimento per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali dei Cantieri navali Palumbo a Messina, che nel 2019 in primo grado registrò invece una serie di condanne

Cantieri Navali Palumbo a Messina

Già in appello, nell’ottobre del 2021, tutto il processo era stato quasi “azzerato” con assoluzioni e prescrizioni. Adesso la III sezione penale della Cassazione ha praticamente scritto la parola fine, tranne che per due illeciti amministrativi. Al centro il procedimento per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali dei Cantieri navali Palumbo a Messina, che nel 2019 in primo grado registrò invece una serie di condanne. E che, se si considera il quadro globale, è durato ben tredici anni, oggettivamente troppi. La vicenda era quella dello dello smaltimento del “grit” in cui erano contestati vari reati ambientali ed altre ipotesi. In sostanza la Cassazione ha accolto il ricorso proposto dalla Palumbo Spa, e ha disposto l’annullamento senza rinvio della sentenza di condanna per 2 capi con la motivazione “perché il fatto non sussiste” e l’annullamento con rinvio, davanti ad un’altra sezione della Corte d’appello di Messina, per un nuovo giudizio, ma solo relativamente a due illeciti amministrativi.
Inoltre i giudici hanno dichiarato estinto per prescrizione un reato contestato in origine a Raffaele Palumbo, confermando le statuizioni civili e la rifusione delle spese di giudizio alla parte civile WWF.

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