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Ponte sullo Stretto, Ciucci ribadisce: in estate al via i cantieri

Si è presentato alla nuova prefetta di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, insediatasi alla fine del 2023, e ha proseguito l’interlocuzione con la prefetta di Messina, Cosima Di Stani, già incontrata nei mesi scorsi. Una breve ma intensa giornata quella vissuta tra le due sponde dall’amministratore delegato della società “Stretto”. «Per noi il rapporto con i territori è essenziale – afferma Pietro Ciucci –, la nostra presenza sarà sempre più articolata, l’interlocuzione con le Prefetture è di fondamentale importanza, abbiamo rappresentato lo “stato dell’arte”, cosa abbiamo fatto finora e cosa ci accingiamo a fare. Man mano che si andrà avanti, le attività della “Stretto” si svolgeranno sempre meno a Roma e sempre più a Messina e in Calabria. Ho avuto modo di incontrare nei giorni scorsi i sindaci di Messina, Villa San Giovanni e Reggio e anche in quel caso avevo indicato le cose che stiamo per fare. Questi incontri si susseguiranno a ritmi sempre più serrati».

Nel luglio 2023, nel corso dell’intervista rilasciata al nostro giornale, le chiedemmo: “Da dove si riparte?”. Il suo ritorno sulla scena era avvenuto da poche settimane. Ora sono trascorsi sei mesi e le chiediamo: cosa è stato fatto, cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane?

«Stiamo chiudendo la prima complessa fase, quella iniziata con il riavvio di tutte le procedure. Entro pochi giorni ci sarà l’approvazione della relazione di aggiornamento del progetto, in contemporanea l’avvio delle attività propedeutiche che porteranno alla dichiarazione di pubblica utilità e la stipula dei protocolli d’intesa con i Comuni e con le associazioni dei piccoli proprietari per le procedure espropriative, in modo da gestire nel modo più trasparente possibile la delicata materia, evitando ogni forma di contenzioso. L’istruttoria dell’aggiornamento di un progetto che era stato bloccato nel 2012 è andata avanti nel modo più veloce possibile. Quando ci siamo visti a luglio, ricordando anche la figura del vostro ex grande direttore, il compianto Nino Calarco, mi ero insediato da poco e avevo trovato due persone alle dipendenze della società. Oggi abbiamo una struttura di 80-90 unità, con alte competenze tecniche, legali, aziendali, abbiamo acquisito risorse di primissimo livello in ambito tecnico, con professionisti di grande valore. E lei mi chiese, in quell’occasione, anche delle risorse finanziarie. Ebbene, il problema dei fondi, che per molti sembrava insormontabile, è stato risolto, dopo il primo aumento di capitale della Spa con 400 milioni di euro. Le risorse sono state inserite nella Legge di bilancio, il Mef, il ministero dell’Economia e Finanza è diventato il principale azionista della “Stretto” e questo conferma il coinvolgimento sempre più forte del Governo in questo progetto. Abbiamo aggiornato, in questi mesi, anche tutte le questioni geosismiche e ambientali».

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