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Rifiuti, Messina prima città del sud per differenziata sopra i 200 mila abitanti

“65% e oltre” è il nome del convegno che si terrà il 1 febbraio a Palazzo Zanca, e che servirà da una parte a raccontare come Messina è diventata un’eccellenza del Sud Italia nel campo della raccolta differenziata, dall’altro a capire come arrivare a quella fatidica soglia, il 65% appunto, e possibilmente superarla

L’obiettivo sta nel nome: “65% e oltre”. Il nome del convegno che si terrà il 1 febbraio, dalle 9.30, a Palazzo Zanca, e che servirà da una parte a raccontare come Messina è diventata un’eccellenza del Sud Italia nel campo della raccolta differenziata, dall’altro a capire come arrivare a quella fatidica soglia, il 65% appunto, e possibilmente superarla. Ne hanno parlato in conferenza stampa, stamattina a palazzo Zanca, il sindaco Federico Basile, il direttore generale del Comune, Salvo Puccio e la presidente di MessinaServizi, Maria Grazia Interdonato.

“Siamo la prima città del sud per raccolta differenziata sopra i 200 mila abitanti”, ha ricordato Basile, ribadendo la necessità che ognuno faccia la sua parte: dai cittadini, in alcuni casi ancora “indisciplinati” con l’indifferenziato e l’umido, alle altre istruzioni. In primis, ha sottolineato Puccio, la Regione: “Servono gli impianti, senza siamo costretti a pagare quasi 400 euro a tonnellata per portare l’indifferenziato secco a Rotterdam. Così abbassare la tariffa è complicato”.

Anche Interdonato ha confermato che “come gestore abbiamo grossissime difficoltà più che con la raccolta in città, con l’impiantistica. Al convegno ci sarà anche l’assessore regionale Di Mauro, ci saranno i consorzi, ci sarà l’Ispra. Un convegno di respiro nazionale, perché va detto: finora non abbiamo avuto l’attenzione che meritavamo”.

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