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La Stretto di Messina accelera nella partita per gli espropri. L’obiettivo: accordi consensuali con tutti

«Gli incontri saranno sempre più frequenti, man mano che l'attività procede e conquista maggiore concretezza». È una promessa, quella che Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina, fa poco prima di incontrare, a Palazzo Zanca, il sindaco Federico Basile, il vicesindaco Salvatore Mondello, il direttore generale Salvo Puccio, il presidente della commissione Ponte Pippo Trischitta e alcuni rappresentanti della commissione stessa. È una promessa, ma anche una sorta di garanzia sul fatto che l’iter sta andando avanti e che il dialogo con le amministrazioni comunali di Messina e Villa San Giovanni – compatte, poche settimane fa, nel lamentare uno scarso coinvolgimento da parte del governo nazionale – non mancherà.
Soprattutto sul tema più caldo di questa fase della partita Ponte sullo Stretto, ancora di più, se possibile, di quelli relativi alla sostenibilità economica e all’impatto ambientale della grande opera: quello degli espropri. Non a caso il tema principale della riunione che si è tenuta ieri. Nel salottino della stanza del sindaco, infatti, si è ovviamente fatto il punto sullo stato di avanzamento del progetto, che non prescinde, appunto, dall’aggiornamento del piano degli espropri, riveduto e corretto (ma ancora sconosciuto) alla luce della relazione del progettista. Inevitabile, quindi, soffermarsi proprio sulle modalità e sulle procedure per gli espropri, con l’avvio delle attività per l’aggiornamento del protocollo che, nel 2011, la Stretto di Messina (rappresentata anche allora da Ciucci) firmò con i Comuni di Messina (sindaco era Giuseppe Buzzanca) e Villa San Giovanni e le associazioni di categoria territoriale Coldiretti, Unione Piccoli Proprietari Immobiliari e l’Associazione Sindacale Piccola Proprietà Immobiliare. Un protocollo, assicura la Stretto, che «confermerà la dovuta attenzione nei confronti del territorio per un aspetto così importante e delicato e disciplinerà, nel pieno rispetto delle norme, un percorso chiaro, trasparente, agevolato e vigilato, che riguarda tutti i soggetti coinvolti»

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