Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Taormina, per il Teatro Antico il sindaco De Luca chiede risorse anche ai privati

Il teatro Antico di Taormina

Raggiunto il primo obiettivo, con l’approvazione della norma che permette di incamerare il 15% degli incassi della vendita dei biglietti di ingresso fino ad un massimo di 600.000 euro l’anno, le vere mire di Cateno De Luca rimangono i guadagni degli imprenditori privati che utilizzano il Teatro Antico per gli spettacoli. Il sindaco di Taormina lo ha detto più volte e il primo tentativo di incassare parte dei ricavi è stato attuato con l’emendamento presentato nei mesi scorsi all’Ars, che prevede l’obbligo di versare al Comune e al Parco archeologico Naxos-Taormina un ristoro corrispondente al 20% dei proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso nel caso in cui il bene venisse dato in concessione a privati per attività aventi scopo di lucro. Proposta respinta dal Governo Schifani, che invece ha ritenuto di non “tassare” gli imprenditori, lasciando De Luca soddisfatto a metà.
Adesso, il sindaco di Taormina e deputato regionale torna alla carica. «All’Ars stiamo lavorando anche per Taormina – ha detto nel suo discorso in piazza la sera di Capodanno – e guardiamo oltre alla modifica normativa che ci ha permesso di firmare la convenzione con il Parco che disciplina il potenziamento dei servizi di viabilità, sicurezza, decoro urbano, raccolta e smaltimento rifiuti e promozione turistica a carico del Comune, che in cambio riceve il 15% degli incassi della vendita dei biglietti. Per il 2023, un importo che è stato di 270.000 euro, mentre dal 2024 la cifra sarà di 600.000 euro l’anno».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

Caricamento commenti

Commenta la notizia