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Messina, al via l'iter del baratto amministrativo: lavori pubblici invece delle tasse. Un aiuto alle fasce più deboli

Anche Messina si prepara a varare il baratto amministrativo, moderno strumento di politica sociale che punta ad incentivare senso civico, collaborazione e fiducia fra cittadini e istituzioni.
Ieri mattina il primo approccio al regolamento preparato dall’amministrazione che, attraverso l’assessore Liana Cannata e il dirigente Emiliano Conforto, hanno presentato i 20 articoli del regolamento alla terza commissione consiliare che, al di là degli schieramenti, ha accolto di buon grado l’iniziativa.
Ma cosa è il baratto amministrativo? In poche parole, a fronte del riconoscimento di una riduzione di un tributo comunale, il cittadino, singolarmente o in forma associata, offre alla comunità una prestazione di pubblica utilità integrando un servizio già svolto dal Comune. Una formula, quella del baratto amministrativo recentemente normata (d.lgs. 36/2023), ma che affonda le proprie origine nella Carta costituzionale. Si tratta, più in generale, di contratti di partenariato sociale che impegnano i cittadini a svolgere attività a favore della collettività.
Con questo regolamento, quando sarà approvato dal Consiglio, anche i messinesi potranno proporsi per “scambiare” una parte dei tributi dovuti con prestazioni di pubblica utilità.
Ci saranno ovviamente dei paletti entro cui si muoverà questo tipo di attività. Il primo è essenziale: non si possono fare “lavori” utili per compensare debiti pregressi con il Comune. Quelli sono da saldare pagando. Ma si può defalcare fino al 50% del valore i tributi dell’anno in corso con attività svolte nel medesimo periodo. Il contribuente può aderire al baratto amministrativo per un minimo di valore di 100 euro e per un massimo di 1000. Sempre per una copertura della metà del dovuto. Ogni ora di attività prestata per il Comune è valutata 10 euro, compreso il costo dell’assicurazione. Ciascun progetto consterà di moduli di 8 ore. Ci possono essere da uno a dieci moduli.
Ma che tipo di lavori possono essere fatti per compensare i propri tributi? Nel regolamento ci sono una serie di esempi: manutenzione e abbellimento delle aree a verde delle ville e delle piazze, sfalcio e pulizia di marciapiedi e strade, intervento di decoro urbano, recupero e riuso di aree e beni immobili, lavori di pulizia e piccola manutenzione di scuole e centri civici.

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