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Tra Ponte e porti, Stretto di Messina “in ebollizione”

La società amministrata da Pietro Ciucci aprirà a breve una sede in città. E Webuild avvia le sue Scuole di formazione

Lo stretto di Messina, in una immagine di archivio.

L’apertura a Messina della nuova sede della società Stretto. Le trattative per individuare un’area, nel territorio comunale, dove installare una fabbrica sul modello di quella già realizzata a Belpasso da Webuild per la lavorazione dei conci. Le “Scuole dei mestieri e delle professioni” che la stessa impresa capofila del Consorzio Eurolink ha intenzione di avviare anche a Messina, coinvolgendo le organizzazioni sindacali e gli Istituti scolastici superiori. La convocazione di un altro tavolo di confronto, prima di Natale, tra il ministro dei trasporti Salvini, i vertici della “Stretto Spa” e i sindaci di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. E, sullo sfondo, la riforma della portualità italiana che coinvolgerà ovviamente anche i porti dello Stretto.
Sembra una pentola in ebollizione, tutto quello che ruota attorno alla prospettiva, che il Governo Meloni considera sempre più concreta (e lo conferma l’inserimento nella manovra finanziaria del quarto emendamento, quello che certifica la previsione dei fondi per la costruzione del Ponte), del collegamento stabile tra l’Isola e il Continente. Molto del lavoro fin qui condotto si è svolto in modo quasi sotterraneo, in attesa della conclusione dell’iter relativo alla progettazione definitivo e al passaggio alla fase esecutiva, con l’obiettivo dichiarato di arrivare alla cantierizzazione al termine dell’estate 2024.

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