Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'Atletica Savoca replica e lancia il suo j’accuse

Municipio nel mirino. «Siamo stati lasciati completamente soli e abbiamo perso tutto»

Rimangono lontane le posizioni dell’Amministrazione comunale e dell’Atletica Savoca sul caso della pista di atletica espropriata per la realizzazione del raddoppio ferroviario.
La società replica adesso alle dichiarazioni fatte in consiglio comunale dal sindaco Massimo Stracuzzi, che ha ribadito come nel 2019, quando l’Aula approvò il progetto, il suo riferimento sulla necessità di spostare gli impianti era all’intero Centro sportivo e non solo ai campi da calcetto e tennis visto che era noto sin dal 2013 che il viadotto sarebbe passato sopra, annunciando che “Rete Ferroviaria Italiana” ha assunto l’impegno a realizzare la nuova pista più a monte e si confida che i lavori partano all’inizio del 2024.
«Perché si è lasciata cadere nella tragedia sportiva l’Atletica Savoca se già si sapeva che il viadotto sarebbe passato sulla pista e non si è agito prima? - si chiede adesso la società presieduta da Manuela Trimarchi - Il Comune ha gravissime responsabilità amministrative, sportive, sociali e morali nei nostri confronti. Nel 2019 non hanno chiesto lo spostamento dell’impianto di atletica leggera e quindi Rfi non era tenuta a ricostruirlo e solo grazie all’Atletica Savoca questa estate si è convinta a far rientrare il Comune in un nuovo tavolo di trattative attraverso un protocollo d’intesa per il finanziamento e la realizzazione di uno stadio di atletica leggera a titolo di indennizzo».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

 

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia