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L’amministratore delegato della “Stretto” Pietro Ciucci: «Il progetto del Ponte preso a modello in tutto il mondo»

Prima la battuta: «Oggi a Messina c'è la sfilata dei No Ponte? Cambiano la maglietta, da No Tav diventano No Ponte, da No Mose diventano No Ponte, da No Tap diventano No Ponte, ma il criterio è lo stesso, fermare lo sviluppo del Paese». Poi una riflessione seria: «Contrariamente a come pensa qualcuno, non esistono infrastrutture di destra o di sinistra, cosa c’entra l’ideologia con gli investimenti infrastrutturali? Ci sono opere d’arte, architettoniche e ingegneristiche, che ci permetteranno di recuperare un ritardo pluridecennale nello sviluppo di questo straordinario Paese, frenato da troppi “no”». Così il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, da Firenze, dove ha visitato il cantiere della nuova galleria San Donato sulla A1 (nel tratto fra Firenze Sud e Incisa), interviene nel giorno del corteo nazionale del Fronte del No al Ponte. E poi la chiosa finale: «Se ognuno farà la sua parte, unendo le forze nel nome dei “Sì”, sono convinto che nei prossimi anni l’Italia potrà vivere un nuovo rinascimento di crescita, lavoro e futuro».
Parla anche l’amministratore delegato della società Stretto di Messina, Pietro Ciucci: «Rispettiamo le opinioni di tutti ma ribadiamo che il Ponte è un’opera “del territorio per il territorio”. È il collegamento più efficiente e moderno tra due regioni del Mezzogiorno con oltre 7 milioni di abitanti. Il principale impegno della “Stretto di Messina” è mantenere un costante dialogo e confronto con le comunità di Messina e Villa San Giovanni. Massima attenzione è rivolta a tutti i cittadini per fornire la necessaria assistenza prima, durante e dopo la fase costruttiva. Il Ponte, aperto a treni e auto 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno, non soltanto unisce Sicilia e Calabria ma completa il Corridoio europeo scandinavo-mediterraneo e a livello territoriale consentirà di realizzare un sistema metropolitano ferroviario interregionale tra Messina e Reggio Calabria, al servizio degli oltre 400.000 abitanti dell’area dello Stretto».

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