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Barbara Floridia denuncia un post sessista, le scuse di Nino Germanà: l'autore è un mio collaboratore non autorizzato

«Questo è il post di un senatore della Lega pro ponte. Questo è il livello delle sue argomentazioni. In un periodo in cui il rispetto della donna (ma, in generale, il rispetto per tutti) sembra essere davvero l’unica strada verso una società migliore, un senatore della Repubblica utilizza un fermo immagine per una squallida battuta sessista. La cosa più triste è che sono sicura che se la stessa frase l’avesse utilizzata un mio collega maschio nessuno si sarebbe mai sognato di rileggerla in questo modo. Nemmeno il senatore Germanà che, da rappresentante delle istituzioni, dovrebbe anche nel suo modo di esprimersi dare l’esempio. Se non capiamo che anche le parole possono essere una forma di violenza non riusciremo mai a cambiare le cose».

Lo scrive sul suo profilo Facebook la senatrice messinese del Movimento 5 Stelle Barbara Floridia, pubblicando il post del senatore della Lega Nino Germanà (anche lui messinese, di Brolo), che attribuisce un doppio senso a sfondo sessuale a frasi pronunciate dalla senatrice che di sessuale non avevano nulla.

In serata, però, un nuovo post di Nino Germanà spiega quanto accaduto: "Porgo le mie scuse alla senatrice Barbara Floridia con la quale ho anche un ottimo rapporto. Purtroppo il post è stato fatto da un collaboratore che non aveva la mia autorizzazione a pubblicare. Sono desolato per l’accaduto e rinnovo le mie scuse".

Solidarietà dal M5S Calabria

Solidarietà alla collega ed amica Barbara Floridia vittima di un post sessista, poi rimosso, del senatore Germana' della Lega che, non avendo molti argomenti da contrapporre alle criticità del Ponte sullo Stretto, espresse fra l'altro da tanti cittadini nelle manifestazioni di dissenso di venerdì a Villa San Giovanni e domenica a Messina, ha pensato bene di fare allusioni volgari". Così Anna Laura Orrico, coordinatrice M5S Calabria
"Il parlamentare, in un secondo momento, ha si ha chiesto scusa (non era stato lui a scriverlo bensì un suo collaboratore...ipse dixit), ma il fattaccio ripropone comunque il tema dell'utilizzo di un linguaggio appropriato, in particolare dei rappresentanti istituzionali, soprattutto in un momento come questo in cui si discute di parità di genere, di violenza sulle donne, di educazione affettiva nelle scuole. Proprio un bel tempismo, non c'è che dire. Chissà cosa ne pensa la nostra premier Giorgia Meloni: prenderà le distanze?"

 

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