Si sono chiuse le operazioni di voto all'Università di Messina per eleggere il nuovo rettore. Dopo il primo turno, chiuso senza che nessuno dei tre candidati raggiungesse la maggioranza degli aventi diritto (Michele Limosani 539 voti, Giovanna Spatari 502, Giovanni Moschella 125), la contesa si è ridotta ad un testa e testa tra Limosani e Spatari, con Moschella che, ritiratosi, ha ufficializzato il sostegno a Spatari.
Entrambi erano prorettori della squadra di governo di Salvatore Cuzzocrea, dalla quale Moschella, che era il vicario, si era dimesso a settembre. Alle 20, chiusura dei seggi, hanno votato 2.540 aventi diritto (167 in più rispetto al primo turno), per un totale di 1.197 voti equivalenti (al primo turno erano stati 1.181), così suddivisi: 970 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi (13 in più rispetto al primo turno); 129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39 (stesso dato del primo turno); 788 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici ,voti equivalenti 185; (9 elettori e 2 voti equivalenti in più); 653 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 2. (145 votanti ma un solo voto equivalente in più). In totale è stato espresso l'88,53% dei voti equivalenti.
Al netto di schede bianche e nulle, domani (scrutinio a partire dalle 8.30, diretta su Rtp e sui canali di gazzettadelsud.it) serviranno 599 voti per essere eletto nuovo rettore dell'Università di Messina.
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