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L'Ateneo di Messina al voto: quanti rebus da risolvere. L'incognita Moschella, gli "astenuti" del primo turno e i veti incrociati

Domenica è stato il giorno del silenzio. La seconda tranche della campagna elettorale per la corsa all'ermellino ieri si è fermata (almeno ufficialmente), dopo il sabato al veleno tra i tre candidati al rettorato, i professori Michele Limosani, Giovanna Spatari e Giovanni Moschella. Oggi si torna alle urne per il secondo turno di votazioni, dopo che al primo giro nessuno dei tre candidati in lizza ha raggiunto il quorum (677 votanti). Si parte dunque da quella fotografia ma con la novità importante di un accordo che si è concretizzato sabato. Al primo turno il prof. Michele Limosani ha messo la testa davanti a tutti con 539 voti, seguito dalla prof. Giovanna Spatari con 502 preferenze e dal prof. Giovanni Moschella che si è fermato a 125 voti. Otto le schede bianche, sei le nulle.

Sin qui i dati freddi. Poi c'è la "politica" universitaria che sabato ha palesato il patto tra la professoressa Spatari e il professore Moschella, con quest'ultimo che ha fatto un passo indietro chiedendo al suo elettorato di votare per la prima. Di fatto un accordo che nei corridoi dell'Ateneo era "manifesto" anche durante la campagna elettorale, non foss'altro per la vicinanza tra i due che sono stati entrambi nella squadra di governo del rettore Cuzzocrea per anni, con l'eccezione degli ultimi mesi quando Moschella era andato via sbattendo la porta in aperta contestazione con lo stesso Cuzzocrea e con alcuni componenti della governance. Fratture che sono già un ricordo e che sono state cancellate da un lato con una sintesi programmatica e dall'altro - mai essere ipocriti - sull'altare della trattativa "politica". Accordo che prevede posti di governo e veti? Gli spifferi di Ateneo raccontano di un accordo che fissa due pro rettori al gruppo Moschella e soprattutto il veto su alcuni ex componenti della squadra di Cuzzocrea (i prof. Luigi Chiara e Antonino Germanà su tutti). I prof. Spatari e Moschella si sono affrettati a smentire, respingendo con forza il ricorso a queste "vecchie logiche".

Ma questo non è l'unico rebus sul tavolo e soprattutto non è il più importante. L'incognita decisiva è legata ai 125 voti che il professore Moschella ha raccolto al primo turno: quanti di questi decideranno di seguirlo nell'appoggio alla prof. Spatari? La storia insegna che non è così scontato il transito del proprio elettorato ad altro candidato ma è fuori discussione che si tratta comunque di un buon bacino di voti da cui la professoressa attingerà. Dall'altro lato il prof. Limosani - che vuole tenersi stretti quei 39 voti in più del primo turno - ha già dichiarato di essere stato contattato da molti elettori del prof. Moschella delusi dall'apparentamento e pronti a transitare nel suo schieramento. Bluff o realtà? E soprattutto: in che proporzione? Altro rebus: riuscirà il prof. Limosani a confermare quelle 539 preferenze del primo turno o perderà qualche "pezzo" del puzzle dopo che già al primo turno non tutti hanno risposto presente.

E poi ci sono gli oltre 150 voti non espressi al primo turno da chi non è andato a votare. Valgono quanto un altro "candidato" con cui apparentarsi e c'è da scommettere che in un quadro di così grande equilibrio sarà corsa a convincere gli "astenuti" della prima tornata.

Quanto pesa il voto di oggi

Professori di ruolo, ricercatori a tempo indeterminato n. 874. VOTO PIENO

Ricercatori a tempo determinato, di cui all’art.24 comma 3, lett. b) della legge 240/2010, n. 139. VOTO PIENO 

Dirigenti amministrativi n6. VOTO PIENO 

Ricercatori a tempo determinato, di cui all’art.24 comma 3, lett. a) della legge 240/2010, n. 137 (VOTO PONDERATO AL 30%), voti equivalenti n. 41; 

Personale tecnico-amministrativo, lettori e collaboratori esperti linguistici   n. 930  (voto ponderato,  25% del n. complessivo dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo indeterminato), voti equivalenti n. 218;

Studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi regolarmente iscritti n. 15.536 (voto ponderato, 30% del numero complessivo dei rappresentanti degli stessi in S.A. CdA e nei Consigli  di Dipartimento n. 246), voti equivalenti n. 74.

 

 

 

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