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Barcellona, la bretella sul “Mela” resiste ma i sindaci continuano a litigare

Il bypass sul torrente non ha subìto lesioni significative. Botta e risposta tra Basile e Calabrò

Le violente mareggiate che hanno flagellato il litorale barcellonese non hanno distrutto la bretella sul torrente Mela. La pista di emergenza ha retto. Alcuni blocchi in plastica new jersey sono stati divelti, ma la struttura realizzata grazie all’impiego di alcuni tubi non ha subito danni significativi.
Il bypass sul Mela è stato realizzato secondo le prescrizioni dell’Autorità di Bacino, che non prevedevano opere stabili ed asfalto.
Nonostante la violenza dei marosi, i danni sono stati contenuti e non pregiudizievoli per l’opera, scongiurando così ipotesi che si temevano. E proprio a proposito delle condizioni della bretella, ieri si è consumato l’ennesimo botta e risposta a distanza tra il sindaco della Città Metropolitana di Messina, Federico Basile, ed il primo cittadino barcellonese Pinuccio Calabrò.

Augurandosi che i lavori si concludano al più presto per lenire i disagi dei cittadini, in un comunicato Federico Basile ha dichiarato che «l’insicurezza della bretella sul Mela è stata confermata dalle mareggiate di sabato scorso. Con le risorse impiegate si sarebbe potuto provvedere alla realizzazione di un ponte provvisorio, come da progetto originario della Città Metropolitana di Messina o, in alternativa, si sarebbe potuto integrare l’appalto con turni serali e notturni per accelerare i tempi di adeguamento del ponte sul Mela. Certamente non sarebbe stato il presidio della polizia metropolitana a mettere in sicurezza una trazzera realizzata dentro un torrente».

Non si è fatta attendere la piccata replica del sindaco di Barcellona Pinuccio Calabrò: «Ricordiamo per l’ennesima volta al sindaco metropolitano che la viabilità sulle strade provinciali è competenza della Città Metropolitana e quindi anche nel caso del bypass sul Mela. Basile si era detto disponibile a garantire il presidio per quanto di sua competenza. Informiamo che le mareggiate non hanno distrutto la bretella e, se avesse letto i verbali dell’ultima riunione tecnica alla quale era assente, avrebbe saputo che la proposta era di sottoporre a controllo costante il bypass, chiuderlo di notte e in caso di condizioni meteo avverse.

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