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Messina, sarà decisivo il secondo turno di voto per la corsa all'ermellino. Servirà la maggioranza assoluta

Un sostanziale equilibrio, soprattutto tra i candidati Giovanna Spatari e Michele Limosani

Un testa a testa, con un grande equilibrio tra i professori Michele Limosani e Giovanna Spatari (appena 37 voti di distacco), al primo turno dell’elezione per il prossimo rettore dell’Università di Messina. Questo il dato finale del primo turno:
Michele Limosani 539, Giovanna Spatari 502, Giovanni Moschella 125
Il totale di schede bianche e nulle è 14. Il secondo turno si terrà lunedì 27 e sarà, a questo punto, un ballottaggio anticipato. Da capire se sarà ancora della partita come candidato in campo il prof. Moschella.

Il quorum di 677  doveva essere raggiunto da uno dei tre candidati per essere eletto. Non è essendo stato così si dovrà procedere col secondo turno, lunedì 27, quando basterà la maggioranza assoluta dei votanti. Se anche in questo caso non si arriverà al quorum, si deciderà tutto al ballottaggio del 1° dicembre, dove vince il più votato tra i primi due.

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Tiene, dunque, il gruppo che fa riferimento all'ex rettore dimissionario Salvatore Cuzzocrea. Contrariamente a quello che pensavano in molti, è stato smentito il fatto che la candidatura della Spatari, in continuità con Cuzzocrea, potesse essere penalizzata dalle indagini in corso e da un predecessore non in carica.

Non decolla, invece, la candidatura di Giovanni Moschella che, negli ultimi giorni, sembrava guadagnare posizioni.

Limosani primo per una manciata di voti, conta a questo punto di riuscire a "sganciare" l'elettorato di Moschella che ha dichiarato ai microfoni di Rtp: "Già oggi pomeriggio riunirò il gruppo che mi ha sostenuto, perchè a questo punto noi saremo determinanti". Al netto di ribaltoni, infatti, l'ex prorettore Moschella ha sempre mostrato una linea più vicina alle posizioni di Giovanna Spatari, piuttosto che di Limosani.

Questo il dettaglio conclusivo sulla votazione di ieri 

Alle 20 (orario di chiusura dei seggi) hanno votato 2.373 aventi diritto, voti equivalenti 1.181, così suddivisi: 957 tra docenti, ricercatori a tempo determinato (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi; 129 ricercatori a tempo determinato (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39; 779 tra componenti del personale tecnico-amministrativo, lettori e collaboratori esperti linguistici,voti equivalenti 183; 508 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 2.
Due i grandi quesiti con i quali stamattina si sveglierà la comunità accademica (lo scrutinio parte alle 8.30): qualcuno potrebbe farcela al primo turno (scenario complesso, ma non impossibile, secondo alcuni)? E quale sarà il distacco tra i tre candidati, elemento che, secondo più osservatori, potrebbe rivelarsi determinante in ottica secondo turno?
Ieri sera, a urne chiuse, Limosani ha voluto fare una prima analisi: «La grande partecipazione rappresenta un segnale che interpreto, senza dubbio, in modo positivo, perché segnala la grande voglia della comunità accademica di dare forza al rilancio del nostro Ateneo. Con amarezza, allo stesso tempo, riscontro che una parte fondamentale della stessa comunità, quella degli studenti, ha dato dimostrazione di scoramento, disertando l’appuntamento. La rinascita dell’Università di Messina deve coinvolgere tutti e non può che passare dalle energie più sane e dall’entusiasmo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Il nuovo rettore dovrà dare, a mio avviso, un primo segnale, con la modifica delle normative che stabiliscono il peso del voto studentesco e con il massimo coinvolgimento di tutte le parti della comunità».
Lo spoglio di oggi in diretta su Rtp a partire dalle 10.30.

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