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Messina, cibo "scadente" alla mensa della scuola: scattano le verifiche del Comune

Una delegazione di genitori della scuola Albino Luciani si è presentata nei locali dell’assessorato alla Pubblica istruzione, per lamentare problemi legati alla qualità del cibo servito agli alunni.

Sarà necessario un controllo in tutte le scuole nelle quale è stata attivata la mensa scolastica. L’allarme, a Palazzo Zanca, è scattato dopo che una delegazione di genitori della scuola Albino Luciani si è presentata nei locali dell’assessorato alla Pubblica istruzione, per lamentare problemi legati alla qualità del cibo servito agli alunni.

Qualità definita «reiterata e scadente» dai genitori. Da qui l’invito al dirigente del dipartimento, partito nelle scorse ore dall’assessore alla Pubblica istruzione, Pietro Currò, e dal sindaco, Federico Basile, ad avviare una verifica sia dell’effettiva situazione alla mensa dell’Albino Luciani, sia di quella riscontrata in tutti gli istituti comprensivi della città.

Il servizio di mensa scolastica è partito a metà ottobre ed è gestito dal consorzio La Cascina, titolare dell'appalto. Quest’anno è stata data particolare importanza all’aspetto della semplificazione, con il servizio della mensa digitale, del quale, di recente, l’Amministrazione ha tracciato un primo bilancio, fornendo i numeri: 1.932, fino al 15 novembre, i pagamenti spontanei con PagoPa direttamente dalla piattaforma, consultabili da famiglie, scuola e uffici comunali. Sono stati acquisiti in automatico, direttamente da Ipns, 3.251 Isee, che hanno permesso di attribuire automaticamente la fascia di costo corretto per ciascun pasto, secondo quanto previsto dal bando. Infine, dal 16 ottobre al 14 novembre, sono stati erogati 32.000 pasti, così suddivisi: Infanzia 18.341; Primaria 13.188; Secondaria di primo grado 460.

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