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Messina, Caronte&Tourist Isole Minori: il pm “estende” l’imputazione

Secondo l’accusa i reati si sarebbero verificati fino al 2022 e non fino al 2020. Accolta l’eccezione dei legali: la Regione non sarà parte civile contro la società

La mossa a sorpresa in aula dell’accusa. Le eccezioni del pool degli avvocati difensori. E l’altra tappa fissata per il 15 dicembre in attesa che qualche giorno prima, il 7, su tutta la cosiddetta materia del contendere si pronunci la Cassazione. Non è stata una tappa giudiziaria di routine quella di ieri mattina davanti alla gup Monia De Francesco per l’apertura dell’udienza preliminare sul maxi sequestro che questa estate ha colpito la società di navigazione Caronte&Tourist Isole Minori, mandando praticamente in tilt l’intero quadro dei trasporti marittimi regionali verso tutte le isole siciliane. Un sequestro per equivalente che è frutto dell’inchiesta della Procura in cui si ipotizzano tra l’altro la truffa e la frode in pubbliche forniture con al centro l’appalto per la gara regionale da 44 milioni del 2016 per le rotte con le isole minori.

Ieri mattina davanti al gup De Francesco per l’accusa c’era il pm Roberto Conte, mentre per i cinque imputati, che ricoprono vari ruoli societari nella compagnia di navigazione (è il quinto imputato come persona giuridica), ovvero gli imprenditori Sergio La Cava, Luigi Genghi, Edoardo Bonanno e Vincenzo Franza, c’era il pool di legali formato dagli avvocati Alberto Gullino, Antonio Roberti, Francesco Mucciarelli, Francesco Bertorotta e Carmelo Peluso. La prima mossa l’ha fatta in aula l’accusa: il pm Conte ha reso noto che la Procura ha modificato il capo d’imputazione iniziale, estendendo secondo l’accusa il “tempo del presunto reato” non più fino al 2020 ma fino al 2022, quindi abbracciando un periodo molto più lungo. Poi s’è cominciato a discutere sulle eccezioni preliminari e il pool di legali della compagnia s’è opposto alla costituzione di parte civile della Regione Siciliana tramite l’Avvocatura dello Stato, quantomeno nei confronti della società come persona giuridica. La gup De Francesco dopo una breve camera di consiglio ha accolto l’eccezione dei difensori, quindi la Regione in questo procedimento sarà parte civile solo per gli imprenditori e non verso la società.

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