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Salina investe sull’ambiente, chiesta l’Area marina protetta

I tre Comuni dell’isola convergono sulla tutela del patrimonio naturalistico. Appello alla Regione

Dopo anni di accesi dibattiti e confronti serrati, il Comune di Santa Marina Salina ha avviato formalmente la procedura per la richiesta d’istituzione dell’Area marina protetta dell’isola di Salina, rivendicandone la futura gestione insieme ai comuni di Malfa e Leni, senza imposizioni dall’alto.
L’atto ufficiale e formale è stato deliberato, nei giorni scorsi, dal Consiglio comunale di Santa Marina Salina, all’unanimità, nove voti favorevoli su nove presenti, con la delibera n.24 del 2023. Maggioranza ed opposizione insieme per un futuro sostenibile all’insegna della tutela dell’ambiente prezioso di Salina, che non a caso è chiamata “Isola Verde”.
Negli anni scorsi, anche il Comune di Malfa, aveva deliberato favorevolmente all’istituzione di un Area marina protetta a Salina. Da tempo, i comuni dell’isola hanno indirizzato il proprio sviluppo economico nella direzione della sostenibilità ambientale e della tutela del territorio.
Già nel lontano 1983 è stata istituita sull’isola, la Riserva naturale orientata (terrestre) “Monte Fossa delle Felci e dei Porri” che negli anni, dopo i dubbi iniziali, ha portato grandi risultati, soprattutto in termini d’immagine e turistici, se pur con gli esigui investimenti della ex provincia di Messina, che la gestisce.
Nel 2020, con apposito decreto, il Ministero dell’Ambiente, ha creato una Zona a conservazione speciale (Zsc) che circonda la costa di tutta l’isola di Salina, ad eccezione della zona urbana del Comune di Santa marina Salina.

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