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Taormina, la scuola "Vittorino da Feltre", la "verità" di De Luca e... quello che raccontano le carte

L'Amministrazione rinuncia a un finanziamento da quasi 2 milioni di euro per la ristrutturazione dell'ala sud e lancia ancora accuse alla precedente amministrazione

Una difesa dell’operato della sua Giunta e un attacco a chi ha governato la città fino ai mesi scorsi.
Il sindaco Cateno De Luca ha condotto ieri un sopralluogo alla scuola “Vittorino da Feltre” accompagnato dal vicesindaco Giuseppe Sterrantino, dagli assessori Alessandra Cullurà, Antonio Lo Monaco e Mario Quattrocchi, dal consigliere Antonio Gullotta e dal responsabile dell’Area Tecnica Massimo Puglisi, dopo la decisione della Giunta di rinunciare al finanziamento da 1.472.575 euro concesso nel 2018 dalla Regione siciliana per i lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria dell’ala sud edificio. Ala chiusa dal 2004 con lavori previsti da un progetto dal costo di 1.795.000 euro (cofinanziati dal Comune con 322.425 euro) ritenuto non più realizzabile.
«Un progetto totalmente sbagliato, l’adeguamento sismico non era previsto e andava fatta la verifica di vulnerabilità - ha sostenuto il sindaco - e solo dopo il crollo dei due solai si sono posti il problema. Dal 2019 questa patata bollente è stata lasciata a futura memoria perché in cinque anni nessuno si è preso la responsabilità di revocare tutto? Con 2 milioni di euro non si può demolire e ricostruire, non sono sufficienti e non esiste un finanziamento integrativo per un appalto già espletato. Adesso rifacciamo un progetto nuovo - ha annunciato De Luca - e ci organizziamo per partecipare ai bandi».

Una scelta, quella di rinunciare ai fondi, assunta dopo un’interlocuzione con la Regione siciliana alla quale è stato chiesto se fosse possibile utilizzare il finanziamento per altre finalità, ma è stato fatto presente che i fondi erano esclusivamente per l’intervento finanziato. Adesso ci siederemo con l’impresa per chiudere bonariamente l’operazione - ha aggiunto il sindaco - oppure finirà in contenzioso».
Le tappe e i tempi sono però diversi rispetto a quanto raccontato dal sindaco, visto che il progetto dell’ing. Salvatore Rigaglia prevedeva in realtà l’adeguamento sismico dell’ala sud e il calcolo strutturale riguardava l’aumento della capacità portante dei pilastri (cerchiatura) e dei solai, rinforzi alle travi, consolidamento delle pareti e cerchiature alle aperture.

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