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Anziano travolto da un’ambulanza a Letojanni: assolto l’autista

Per quel tragico incidente non ci sono responsabili, ma si è trattato di una fatalità. Esce assolto il giovane imputato del processo per la morte dell’anziano travolto da un’ambulanza privata nell’estate del 2018, mentre si trovava all’interno del parcheggio del “Sert” di Letojanni. Rosario Lo Conti, 29enne di S. Teresa di Riva, era accusato di omicidio stradale per il decesso di Lorenzo Sammarco, 85enne residente anche lui a S, Teresa di Riva, che il 28 agosto di cinque anni fa venne colpito da Lo Conti che si trovava al volante dell’ambulanza privata della società santateresina “Croce della Riviera Onlus” per cui lavorava. Al termine del dibattimento cominciato nel febbraio del 2021, la giudice monocratica Rita Sergi l’ha assolto con formula piena «perché il fatto non sussiste», mentre il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni di reclusione.

L’imputato era difeso dall’avv. Cettina La Torre, che ha puntato a dimostrare la mancanza di responsabilità del giovane e a confutare le perizie iniziali (a partire dall’autopsia) e i rilievi tecnici, con l’ausilio dei consulenti della difesa, per evidenziare che da parte di Lo Conti non c’era stata imperizia o negligenza, come sosteneva l’accusa, nell’effettuare la manovra che ha generato l’incidente. I parenti della vittima, già risarciti dalla compagnia assicurativa, non si erano costituiti parte civile.

La Procura, che ha condotto le indagini con il sostituto procuratore Roberto Conte, contestava all’imputato l’omicidio stradale “per colpa consistita in negligenza, imperizia, imprudenza, nonché nella violazione delle norme sulla circolazione stradale (art. 154 Codice della Strada) perché ponendosi alla guida dell’ambulanza effettuava all’interno del parcheggio del “Sert” di Letojanni una manovra di retromarcia senza adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per scongiurare danni a terzi, andando così ad investire il pedone, provocandone la caduta e lo schiacciamento a seguito dei quali riportava lesioni ossee e vascolari che causavano un gravissimo shock emorragico dal quale derivava il decesso di Sammarco».

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