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Messina, il caso dei 5 apprendisti licenziati dall'Atm. I sindacati: “Nessun riscontro agli impegni assunti dall'azienda”

Nessun riscontro agli impegni assunti in Prefettura lo scorso 29 settembre dal presidente di Atm, Giuseppe Campagna, sulla posizione dei cinque apprendisti a cui non è stato rinnovato il contratto con l’azienda trasporti. Così Fit Cisl, Uiltrasporti e OrSa ritengono che le procedure di raffreddamento siano da considerare “concluse con esito negativo”. È quanto si legge nella nota che le tre organizzazioni sindacali hanno inviato questa mattina alla Prefetta Cosima Di Stani e per conoscenza all’Atm, alla Commissione di Garanzia e al sindaco. Nella nota, i segretari di Fit Cisl, Uiltrasporti e OrSa Lillo D’Amico, Michele Barresi e Mariano Massaro ribadiscono come “ATM S.p.A., a conclusione del percorso formativo, ha ufficialmente valutato idonei alla mansione espletata gli apprendisti in questione ma, incomprensibilmente, ha interrotto il rapporto di lavoro senza addurre plausibili motivazioni, rendendo vane anche le risorse pubbliche impiegate per la formazione di detti lavoratori”.
La risposta dell’azienda sarebbe dovuta arrivare entro la metà del mese di ottobre e per questo motivo i sindacati si erano impegnati ad astenersi da ogni azione di protesta prima di conoscere le definitive conclusioni del Consiglio di Amministrazione.
“Alla data odierna, superati i tempi concordati – scrivono - nessun aggiornamento del caso in contenzioso è pervenuto da parte di ATM S.p.A. e i 5 apprendisti restano disoccupati senza alcuna forma di reddito. Purtroppo, come spesso accade, il management di ATM S.p.A. ha disatteso gli impegni intrapresi con le Organizzazioni Sindacali e tenuto conto dell’Autorevole mediazione della Prefettura di Messina, nel caso de quo si legge anche una scarsa considerazione della Sede Istituzionale”.

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