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Messina, l'ammiraglio Martello accelera: "Basta con le odissee nello Stretto"

Convocato un tavolo tecnico con i vettori marittimi e ferroviari. Una sinergia operativa per raccordare sempre più orari e coincidenze tra treni, navi, aliscafi, servizio di trasporto pubblico locale e collegamenti con l’aeroporto

«In attesa del collegamento stabile, abbiamo il dovere di assicurare la massima efficienza del sistema di collegamento dinamico tra le due sponde dello Stretto». L’ammiraglio Nunzio Martello non ha perso tempo e, dopo la denuncia dell’ennesima odissea di viaggiatori arrivati in treno dal Nord a Villa San Giovanni, ha convocato il tavolo tecnico per lo Stretto, del quale è stato nominato coordinatore nell’agosto del 2023 dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini (ma aveva ricevuto già l’incarico dal precedente ministro, Enrico Giovannini, nel 2022).

Un tavolo tecnico che si riunisce ormai stabilmente, per fare il punto sull’attuazione degli interventi come, ad esempio, l’introduzione del biglietto unico valido sui mezzi delle aziende di trasporto di Messina e Reggio Calabria. Martello ha voluto dare nell’immediato una risposta alle rimostranze dei cittadini e ha presieduto ieri il vertice, con all’ordine del giorno «la promozione di un piano d’azione congiunto trai vari operatori per migliorare la mobilità sullo Stretto in caso di ritardi attraverso una maggior collaborazione e scambi di informazioni». L’ammiraglio ha voluto fossero presenti i rappresentanti della società Blujet di Rete ferroviaria italiana, che cura il collegamento tra i terminali di Villa San Giovanni e Messina in connessione con i servizi ferroviari, e della società Italo Spa.

Cos’era accaduto lo scorso week-end?

Un gruppo di viaggiatori, partiti sul treno Italo 8143 da Torino, sono arrivati in tardissima serata a Villa San Giovanni, con un ritardo di quasi 40 minuti (arrivo previsto alle 23,51, in realtà il treno è giunto in stazione mezz’ora dopo la mezzanotte). Come hanno raccontato i passeggeri, era stato chiesto a Blue Jet, vista la disavventura, di ritardare di qualche minuto la corsa dell’ultimo aliscafo disponibile, quello della mezzanotte e venti. Richiesta vana. «Ci siamo ritrovati abbandonati a noi stessi con terminal deserto e cancelli chiusi perché l'aliscafo era partito senza aspettare e abbiamo dovuto aspettare la nave della Caronte&Tourist dell’una e venti del mattino, con notevoli disagi anche per chi aveva il proprio mezzo a Messina nei pressi degli imbarchi degli aliscafi. Tutto questo alla faccia del libero mercato e della continuità territoriale», è stata la forte denuncia dei viaggiatori una volta sbarcati a Messina.
Una vicenda che non può dirsi certo un’eccezione, purtroppo la sensazione di essere distanti da tutto e tutti, a volte di essere completamente tagliati fuori da ogni rotta e possibilità di raggiungere la propria meta in tempi “europei”, è vissuta da chiunque parta o arrivi nello Stretto. L’isolamento, la condizione di insularità che danneggia la Sicilia (secondo lo studio commissionato dalla Regione costa ogni anno 6-7 miliardi di euro) non sono invenzioni ma realtà vissute quotidianamente.

Tornando al tavolo tecnico, nel comunicato finale, si esprime la «piena sintonia tra tutti i presenti sui possibili scenari, a partire dalla sottoscrizione di un protocollo di intesa tra Blujet e Italo, in forza del quale gli orari dei rispettivi servizi verranno coordinati anche per il caso di previsto ritardo del vettore ferroviario». E sempre su input dell’ammiraglio Nunzio Martello, «sono state anche poste le basi per ulteriori significative sinergie al fine di ulteriormente migliorare il sistema di collegamento dinamico sullo Stretto di Messina». Sinergie che dovrebbero servire a limare ancor di più gli orari e le coincidenze di treni, navi, aliscafi, pullman e bus locali, nell’ottica di quel sistema interconnesso di trasporti che è stato indicato come il primo, vero passo concreto per la realizzazione dell’Area integrata dello Stretto. Come evidenziato nei giorni scorsi dalla Uiltrasporti, qualunque sia il percorso che verrà seguito da ora fino al 2024 in merito alla progettazione esecutiva del Ponte, la priorità assoluta in questi mesi dovrà essere l’integrazione tra sistemi di trasporto, con tariffe uniche e agevolate per i residenti, l’incremento della frequenza e la qualità dei collegamenti tra le due sponde.
Il biglietto unico, entrato in vigore da inizio ottobre, è ancora in rodaggio. Sia a Messina sia in Calabria persistono tuttora disguidi che devono essere superati (soprattutto nei collegamenti con l’aeroporto “Tito Minniti”), così come perché se ne capisca davvero l’importanza, dovrà essere ancor più pubblicizzato, visto che gli utenti messinesi, o quelli di Villa e Reggio, ancora non hanno “familiarizzato” con la possibilità di avere un ticket unico tra le due sponde dello Stretto. Un traguardo vagheggiato per decenni e che finalmente è diventato realtà.

 

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