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Ponte Mela, esposto del sindaco di Barcellona sulla "bretella": dito puntato contro l'ex Provincia

Evidenziati 3 nodi: l’ospedale di Milazzo, l’assenza di regole, il rischio calamità

Emergenza viabilità, appello del sindaco di Barcellona sul rischio a suo giudizio ignorato dalla Città Metropolitana di Messina. La pista di emergenza, che rappresenta l'alternativa vitale per la viabilità, chiusa da lunedì pomeriggio per consentire l'esecuzione di lavori di manutenzione, fin dalla sua realizzazione è rimasta priva di adeguata regolamentazione, mettendo a serio rischio la sicurezza collettiva.

Ieri Pinuccio Calabrò, in un appello urgente contenuto in un esposto, ha sollevato diverse criticità che emergerebbero dalla mancata attenzione dell’ex Provincia, ma anche da parte di altri enti, «di attivarsi, per come in precedenza richiesto, al fine di porre in essere gli atti di collaborazione, intervento e vigilanza volti a prevenire qualsiasi pregiudizio per la pubblica e privata incolumità».

Fino adesso – sottolinea il sindaco – «unico paradossale riscontro alle richieste formalizzate in modo garbato e civile, allo stato, la teatrale apparizione del sindaco metropolitano, accompagnato dall’on. De Luca Sindaco di Taormina, sul cantiere del ponte Mela, estrinsecatasi in una diretta Facebook offensiva, che declina la mortificazione delle Istituzioni, ed un decadimento politico sociale senza precedenti su argomenti che investono l’incolumità pubblica dei cittadini».
Tra questi – ricostruisce il primo cittadino – il principale riguarda l'accesso al servizio di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Milazzo, essenziale per la popolazione con circa 150 mila residenti. L'interruzione della direttrice utilizzata dai mezzi di soccorso può comportare gravi conseguenze sulla sanità pubblica. Inoltre, l'assenza di una regolamentazione adeguata ha impattato sulle operazioni di emergenza svolte dal personale dei Vigili del Fuoco di Milazzo in occasione dei recenti incendi, mettendo in luce un secondo profilo di criticità in tema di sicurezza pubblica e privata. Una terza ragione di preoccupazione è legata alla tutela della sicurezza collettiva in caso di calamità. La strada in questione è considerata una via di fuga per la popolazione in situazioni di emergenza, e la sua regolamentazione è cruciale per garantire la sicurezza di tutti i residenti.

L'esposto, oltre ad essere stato inviato alla Procura di Barcellona, è stato inoltrato al Genio Civile, al sindaco della Città Metropolitana di Messina e al sindaco di Milazzo. Quest'ultimo, secondo Calabrò, non avrebbe manifestato alcun interesse per la gestione della pista di emergenza al punto che lunedì scorso, all'atto della chiusura, sono stati gli stessi operai dell'impresa che sta effettuando i lavori di ristrutturazione del ponte, a provvedere alla chiusura del transito veicolare sulla rampa realizzato nel territorio comunale di Milazzo. Infatti sul posto non è intervenuta alcuna pattuglia della polizia municipale del Comune di Milazzo e nemmeno della polizia metropolitana. Presenti invece gli agenti della polizia municipale di Palazzo Longano al comando del maggiore Rosario Maimone e ciò per sovrintendere alle operazioni di chiusura al transito della pista di emergenza che fino al 5 ottobre sarà oggetto di lavori di messa in sicurezza.

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