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Messina, sosta selvaggia e rivoluzioni viabili: come si affronta il caos nelle strade

Non sono giorni facili, per chi gestisce la viabilità cittadina. Nel giro di poche settimane si sono sommati alcuni fattori – su tutti la riapertura delle scuole, l’avvio di una serie di cantieri in centro, la tangenziale “a singhiozzo”, l’installazione dei famigerati cordoli – che hanno messo in crisi un sistema reso ancor più fragile dalla storica allergia al rispetto delle regole degli automobilisti messinesi.
E così se fino a qualche mese fa la classica e inguaribile doppia fila sul corso Cavour veniva in qualche modo bypassata, invadendo illegittimamente le corsie preferenziali teoricamente riservate a bus e biciclette, oggi che quelle corsie sono effettivamente protette dai cordoli quella manovra non è più possibile (non lo era nemmeno prima, ma veniva effettuata comunque) ed è sufficiente anche un solo mezzo in doppia fila per bloccare un’intera strada.
Ecco perché, parallelamente agli interventi messi in campo dall’Amministrazione nell’ambito della mobilità urbana, diventa necessaria un’intensificazione dei controlli e una maggiore presenza, dunque, della polizia municipale.
«Noi ci saremo, con un servizio assiduo», aveva assicurato il comandante della polizia municipale, Stefano Blasco, all’indomani della più che positiva “missione compiuta” rispetto al controesodo estivo e alla vigilia della riapertura delle scuole. Ma aveva anche aggiunto: «La polizia municipale è impegnata su mille fronti, non abbiamo personale per gestire tutto, si va per obiettivi».
Il nodo è proprio questo: i vigili urbani non possono essere ovunque. In caserma c’è chi osserva: «Ci vorrebbero a presidiare ogni scuola, ma a Messina ci sono più scuole che vigili». E non è un’esagerazione.

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