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“Omissioni” all’Ufficio tributi di Taormina, De Luca: individuato il colpevole

Continua il giro di vite a Taormina per scoprire abusi e irregolarità nella gestione dei suoli pubblici.
Dopo il primo blitz con 18 attività controllate e 6 sanzionate, per un totale di 16.482 euro, la Polizia locale, con l’Ufficio tecnico e il team di esperti nominati dal sindaco, ha effettuato nuove verifiche nel centro storico, in particolare in altri 9 nove locali: in quattro casi sono state riscontrate violazioni per occupazione abusiva di suolo pubblico (in difformità alle concessioni rilevate) e la Polizia locale, presente con il comandante Daniele Lo Presti e il vicecomandante Alessandro Munnia, ha elevato sanzioni per un totale di 12.248 euro.
Il resoconto è stato pubblicato come di consueto dal sindaco Cateno De Luca, con tanto di foto della copia del verbale di contestazione dove erano leggibili alcuni riferimenti ad un’attività sanzionata per 7.466 euro, una pizzeria del centro facilmente individuabile. Un modus operandi che ha fatto parecchio discutere operatori commerciali e cittadini della città del Centauro.
Il sindaco in questi giorni ha toccato anche il capitolo canone idrico, annunciando di aver scoperchiato un alto tasso di evasione: «La banca dati era inesistente e abbiamo trovato annullamenti di pagamenti, solleciti e accertamenti per oltre 2 milioni di euro - ha lamentato - fatti anche ai primi di giugno quando sono diventato sindaco, senza che nessuno ne sapesse nulla. C’è una manina all’interno dell’Ufficio tributi che ha manomesso il sistema e adesso l’abbiamo individuata. Ho invitato chi l’ha scoperta a procedere con la denuncia, non è pensabile che in un Ufficio Tributi ci sia qualcuno che faccia scomparire i soldi dovuti».
Altre anomalie che secondo il sindaco hanno portato l’evasione al 70%.

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