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Messina, i cordoli fanno paura anche dove non ci sono: la via Garibaldi "gioca d'anticipo"

A proporla i commercianti del tratto che va dalla prefettura a piazza Castronovo, porzione nella quale vige già il divieto di sosta ed esiste già, non delimitata dai cordoli, una corsia per gli autobus quasi mai davvero rispettata.

I cordoli fanno paura anche in via Garibaldi, dove ancora non ci sono. Ma i commercianti del tratto che va dalla prefettura a piazza Castronovo vogliono giocare d’anticipo e, dopo aver raccolto una sessantina di firme, chiedono all’amministrazione comunale di essere coinvolti nelle decisioni che verranno assunte per quella porzione di una delle strade principali di Messina.

Porzione nella quale (forse occorre ricordarlo) vige già il divieto di sosta ed esiste già, non delimitata dai cordoli, una corsia per gli autobus quasi mai davvero rispettata.

“Nel cuore della vivace Messina - si legge nella nota diffusa dal portavoce, Lillo Valvieri -, il tratto di Via Garibaldi che si estende dalla Prefettura a Piazza Castronovo è diventato oggetto di una crescente preoccupazione per i suoi residenti e, in particolare, per i negozianti che operano lungo questa strada. La ragione principale di questa inquietudine è la possibile rimodulazione della viabilità in questa area e il timore di un impatto negativo sulle attività commerciali locali.

Di fronte alle recenti critiche sollevate in merito all'installazione dei cordoli in alcune vie del centro di Messina, i negozianti di Via Garibaldi hanno deciso di unirsi e di agire. Per garantire che le loro voci siano ascoltate, hanno avviato una raccolta firme mirata, chiedendo all'amministrazione comunale di coinvolgerli nel processo decisionale relativo a qualsiasi cambiamento nella viabilità.

I commercianti sono preoccupati che le modifiche nella viabilità possano avere un impatto significativo sul flusso di clienti verso i loro negozi. Molti di loro hanno investito tempo ed energie per stabilire e far crescere le proprie attività lungo questa storica strada, e ora temono che una rimodulazione possa minacciare la loro sostenibilità economica.

Il caso dei cordoli installati in altre parti del centro storico ha sollevato dubbi sulla consultazione pubblica e sulla considerazione delle opinioni degli stakeholder locali. I negozianti di Via Garibaldi sperano che il loro appello possa evitare un simile scenario per la loro strada. La raccolta firme, con il sostegno di numerosi negozianti locali, è un segno tangibile dell'unità della comunità di Via Garibaldi. Vogliono sottolineare che desiderano essere parte attiva nel processo decisionale e che sono disposti a lavorare insieme all'amministrazione per trovare soluzioni che possano soddisfare le esigenze di tutti”.

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