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Ponte sullo Stretto di Messina, riparte il Comitato scientifico. Ma è polemica su Prestininzi, "negazionista del clima"

Torna a riunirsi dopo anni. La soddisfazione dell’Ateneo peloritano e dell’Università della Calabria per la nomina di Muscolino e Fuschi. Le polemiche su Prestininzi, “negazionista del clima” ma anche tra i massimi geologi mondiali

È la parola stessa che ha un potere magnetico, come la calamita. Basta parlare o scrivere di Ponte sullo Stretto ed è come smuovere un vespaio, attirare tutte le contrapposizioni, le polemiche, le proteste. Avviene così da decenni. Poi, andando a rileggere le vecchie ingiallite cronache degli anni Cinquanta e Sessanta, si scopre che in Italia soltanto un’altra grande opera divenne bersaglio di fortissime opposizioni e contestazioni: l’Autostrada del Sole. Oggi gli italiani potrebbero farne mai a meno?
Ma torniamo al Ponte e alle polemiche. Quella che sta tenendo banco in questi ultimi giorni riguarda la nomina a coordinatore del Comitato scientifico, che affiancherà la società Stretto di Messina nella fase di progettazione esecutiva del collegamento stabile, del prof. Alberto Prestininzi. Non c’è stato organo di informazione nazionale che non abbia titolato: “Salvini nomina il negazionista del cambiamento climatico”. Le posizioni assunte dal geologo (in pensione) dell’Università “La Sapienza” di Roma, in effetti, sono state molto controverse. Prestininzi è stato tra i primi firmatari del documento, sottoscritto da altri tecnici e scienziati italiani, che ha sostenuto che il clima non è affatto cambiato rispetto al passato ed egli stesso ha dichiarato che «il pianeta Terra non è mai stato meglio di adesso». Posizioni discutibili, più volte ripetute durante la partecipazione a talk show e trasmissioni televisive, che hanno fatto diventare il prof. Prestininzi il simbolo del “negazionismo” (climatico, in questo caso).
Il vicepremier Matteo Salvini non ha replicato ufficialmente sull’argomento ma il ministero dei Trasporti ha definito tutti i 9 componenti del Comitato scientifico – che si riunirà all’inizio della prossima settimana – «illustri professionisti, tra i più prestigiosi del panorama nazionale» e il curriculum dello stesso Prestininzi è ineccepibile, almeno per quanto riguarda il ruolo che è stato chiamato a ricoprire. Ha insegnato alla “Sapienza” e ha ricevuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale per le sue ricerche in campo geologico. È calabrese, originario di Caulonia, conosce i territori e ha già lavorato, come consulente, con la “Stretto di Messina”. Non deve parlare di clima, ma di geologia, all’interno del Comitato.
Un Comitato scientifico dove siederanno altri personaggi di grande rilievo, almeno stando a quanto hanno fatto nella loro carriera. È il caso di Francesco Karrer, anch’egli docente in pensione, considerato uno dei più importanti urbanisti italiani ed europei, già presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Karrer è un altro profondo conoscitore del progetto del collegamento stabile tra l’Isola e il Continente ed è stato componente della Commissione internazionale per l’aggiudicazione della progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori del Ponte, affidata al Contraente generale Eurolink, oltre a far parte della Commissione che ha aggiudicato i servizi per la redazione dello studio di impatto ambientale.

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