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Crisi idrica a Messina, i guasti e la penuria d'acqua dietro tutti quei rubinetti a secco

È proprio il caso di dire che non sia stato un fulmine a ciel sereno quello che accaduto in questo week end lungo. Al netto del fatto episodico legato al maltempo e al destino cinico e baro che ha fatto centrare da un fulmine la cabina elettrica di Torrerossa, i disagi in città sono stati percepiti un po’ per tutta l’estate. Diverse aree sono nel mirino della siccità con troppa continuità per non dover pensare che qualcosa quest’estate sia successo. Nelle zone delle aree fra viale Regina Margherita e viale Regina Elena, Montepiselli, via Palermo, rione Ogliastri, quartiere Lombardo (solo per fare qualche esempio certificato) i cittadini lamentano una riduzione delle ore di erogazione specie negli ultimi mesi. L’Amam sull’argomento conferma che le segnalazioni sono aumentate ma che non ci sono zone preferite ad altre per la distribuzione. Ad aumentare sono state anche le riparazioni necessarie mentre diminuisce l’acqua a disposizione. «Negli ultimi 4 mesi – ha detto ieri la presidente Bonasera, con i consiglieri Grassi e Franza e il dg Donato – abbiamo calcolato una decina di interventi per guasti nel solo tratto di condotta che va dal Montesanto a Camaro fino a Tremonti. Una tubazione essenziale per tutta la zona centro nord della città. Per ogni riparazione servono due o tre giorni di interruzione o riduzione del flusso idrico. E, purtroppo, la rete è vecchia è quasi a fine vita quindi la situazione non potrà che peggiorare se non si interviene. Vorremmo cambiare tutto il tratto, ma Amam deve prima risolvere i suoi atavici problemi finanziari per fare tutto e subito. Per questo confidiamo nei progetti del Pnrr o del Masterplan per ammodernare la rete».

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